L’insegna distributiva britannica ha annunciato di voler eliminare dalle etichette di 70 prodotti preconfezionati di frutta e verdura l’indicazione “da consumare preferibilmente entro” una certa data, affermando che sarà il consumatore - seguendo il buon senso - a decidere se la referenza è ancora mangiabile o no.

Un’iniziativa presa per ridurre gli sprechi alimentari: secondo quanto emerso da una recente analisi, infatti, una famiglia media inglese butta 700 sterline di cibo all’anno (pari a circa 800 euro) ancora perfettamente commestibile, soprattutto frutta e verdura.

L’eliminazione del “Best before” - che indica il termine minimo di conservazione - servirà così a evitare confusione tra i consumatori: questa avvertenza significa che, dopo una certa data, un prodotto non è più perfetto (dal punto di vista della qualità, del gusto e delle proprietà nutritive), ma è ancora mangiabile senza alcun pericolo per la salute. Molti, invece, pensano che - dopo quella data - la referenza sia avariata e, di conseguenza, preferiscono buttarla.