Si è tenuto ieri a Milano il convegno “Scaffali vuoti? Vendite perse e clienti insoddisfatti. Il coraggio di chi OSA” organizzato da GS1 Italy in ambito ECR Italia, che ha acceso i riflettori sull’Optimal shelf availability, l’insieme dei processi per ridurre le rotture di stock e garantire la disponibilità dei prodotti sugli scaffali dei supermercati.
«Nell’attuale contesto di mercati stagnanti – ha commentato Bruno Aceto, ceo di GS1 Italy – recuperare efficienza riducendo il fenomeno delle rotture di stock è diventata una esigenza primaria per le aziende del largo consumo.

OSA non è una questione squisitamente logistica, come è stata considerata per molto tempo, ha ricadute importanti sul piano commerciale, sui risultati di vendita e sulla soddisfazione dei clienti e merita di essere affrontato in ottica strategica e collaborativa da Industria e Distribuzione».


Il fenomeno dell’out-of-stock produce conseguenze significative anche nei comportamenti di acquisto dei consumatori: 3 volte su 7 un consumatore non trova sullo scaffale il prodotto che cerca. Questo quanto emerge dall’analisi fatta da ECR Italia in collaborazione con IRI di 5.500 giri spesa effettuati nel corso di un mese da parte di 780 acquirenti.

Durante il convegno sono intervenuti portando le loro testimonianze: Marco Colombo, direttore solutions & innovation di IRI; Stefano Gambolò, direttore marketing di Selex Gruppo Commerciale; Giorgio Compostella, key customer logistic senior manager di Coca-Cola HBC Italy; Colin Peacock, shrink & OSA group strategy coordinator di ECR Community in Europe