Luci e ombre per quanto concerne la quantità e la qualità del raccolto nazionale 2019 di frumento. Così Italmopa – Associazione Industriali Mugnai d’Italia, aderente a Federalimentare e Confindustria, in merito all’esito dei raccolti, in fase di conclusione, di frumento tenero e frumento duro per la produzione di farine e semole destinate a pane, pizza, prodotti dolciari e della pasticceria e pasta.

Per quanto concerne l’aspetto quantitativo, viene registrata, a livello nazionale, una leggera contrazione, del 2% circa, della produzione di frumento duro, mentre viene costatato un incremento del 5% circa dei volumi di frumento tenero.

Dal punto di vista qualitativo, il raccolto presenta, in alcuni areali di produzione, delle criticità - riconducibili ad andamenti climatici anomali o ad una insufficiente attenzione alle buone pratiche agricole - che potrebbero influire negativamente sulla disponibilità totale di materia prima necessaria all’Industria molitoria.

L’industria molitoria italiana, che detiene un’assoluta leadership nell’Unione europea, trasforma annualmente oltre 11 milioni di tonnellate di frumento tenero e duro sia di origine nazionale, sia proveniente da Paesi comunitari e Paesi terzi.