I dati provvisori per il mese di maggio diffusi oggi dall'Istat registrano un tasso complessivo di inflazione pari al +1,4% rispetto allo stesso mese del 2016. “Il venir meno dei fattori stagionali che avevano sostenuto il picco di rialzo dei prezzi di aprile ha determinato il rientro del tasso di inflazione (+1,4%) sui valori dei mesi precedenti – commenta Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione –L’inflazione di fondo (+0,8%) non desta particolari preoccupazioni sulle tendenze inflattive dei prossimi mesi, anche alla luce della sostanziale stabilità del prezzo del petrolio e al graduale rientro delle tensioni sui prodotti alimentari freschi”. “Una prospettiva che non deve essere alterata da fattori interni relativi alle incertezze del quadro politico, come potrebbe essere l’attivazione delle clausole di salvaguardia a partire da gennaio 2018 e i conseguenti aumenti dell’Iva, un’ipotesi che occorre evitare in ogni modo” conclude il Presidente di Federdistribuzione.