Secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il mese di luglio ha raggiunto 152.393 immatricolazioni di autovetture e, beneficiando di un giorno lavorativo in più, ha registrato un incremento del +4,4% rispetto all'analogo mese 2017, mentre nel cumulato da inizio anno la performance del mercato autovetture è in calo del -0,7%.

In particolare, il canale dei privati aumenta del +1,6% (-4,4% nel cumulato), quello delle società cresce del +5,2% (+0,6% nel cumulato) e le immatricolazioni a società di noleggio registrano un incremento a doppia cifra pari a +13% (+6,5% nel cumulato). Luglio fa segnare una nuova flessione, pari a -4,9%, delle vendite di vetture alimentate a diesel, che nel periodo gennaio-luglio si traduce in una perdita del -6,2%, con una quota di rappresentatività del diesel che nei primi sette mesi dell’anno passa dal 56,4% al 53,4%.

Le autovetture ad alimentazione alternativa (metano, ibrido, elettrico), al contrario, continuano nel trend di crescita, totalizzando una variazione positiva del +58,1% rispetto all'analogo periodo 2017 e una quota di mercato del 7,8% (6,7% nel cumulato). Le auto alimentate a benzina crescono nel mese del +11%.

Le immatricolazioni degli ultimi 3 giorni lavorativi di luglio hanno costituito il 43,3% del totale del mese, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari, secondo le stime Dataforce, ammontano a circa il 20% con una quota da inizio anno del 14,8%.

«La quota importante di auto-immatricolazioni e la crescita del canale società – afferma Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto – sono a nostro avviso fortemente influenzate dalla prossima applicazione alle immatricolazioni del nuovo ciclo di omologazione WLTP (Worldwide Armonized Light Vehicle test Procedure) che impatta sugli stock. A tal proposito ci facciamo interpreti della preoccupazione di alcune reti che vivono con apprensione questa fase di transizione».