L’olio extravergine d’oliva italiano ha dominato la scena mondiale per oltre un secolo, primeggiando in produzione e qualità.
Un movimento che è arrivato a muovere, tra produzione, export e indotto, una cifra vicina ai 4 miliardi di euro annui, impegnando quasi un milione di addetti.
La situazione, purtroppo, è cambiata, e Paesi come Spagna e Grecia, adesso, producono più olio dell’Italia.
La concorrenza, ancora, aumenta con i Paesi del bacino del Mediterraneo che stanno investendo molto su questo settore.
Resiste, per il momento, la leadership italiana sulla qualità, ma senza nuovi input e investimenti nel settore olivicolo-oleario, si metterebbe concretamente a rischio anche questo primato.
Per analizzare lo stato del comparto olivicolo-oleario e trovare strategie condivise il CNO, Consorzio Nazionale Olivicoltori, a Firenze, mercoledì 21 giugno alle 15.30 presso il Grand Hotel Mediterraneo, promuove l’Assemblea nazionale sotto lo slogan ”La risposta: più olivicoltura italiana”.
Interverranno Gennaro SICOLO, Presidente nazionale del CNO, Lucio CAVAZZONI, Presidente Alce Nero, Francesco Paolo FANIZZI, Docente Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali Università del Salento, Eugenio GIANI, Presidente del Consiglio Regionale Regione Toscana, David GRANIERI, Presidente FOOI, Giovanni LUPPI, Presidente Legacoop Agroalimentare, Marco REMASCHI, Assessore all’Agricoltura Regione Toscana, Luca SANI, Presidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati, Dino SCANAVINO, Presidente Confederazione Italiana Agricoltori, Maurizio SERVILI, Docente Scienze e Tecnologie Alimentari Università degli Studi di Perugia, Dario STEFANO, Senatore della Repubblica.