Secondo i dati di Assica le spedizioni di salumeria italiana raggiungono quota 74.067 tonnellate (+5,9%), per un valore di 614,6 milioni di euro. Responsabile di questo aumento nei Paesi comunitari è la Spagna, mentre per quanto riguarda i mercati extra UE, gli USA contribuiscono con +20,8%, grazie al decadimento del provvedimento 100% reinspection (che prevedeva il controllo in dogana di tutte le partite di salumi provenienti dall'Italia).

Tuttavia il mercato svizzero perde un 6,3%, così come Giappone, Libano e Sudafrica sono in calo.

Per quanto riguarda i prodotti, i prosciutti crudi stagionati vanno meglio di tutti con un +4,9% in quantità e +3,8% in valore, quelli disossati (speck, coppe e culatelli) segnano rispettivamente un +5,7% e +5%. I salami registrano una crescita del 3%, e ritornano in pista anche mortadella e wurstel dopo un trimestre difficile.