L’assemblea annuale dei soci Cavit ha approvato il bilancio di esercizio 2018–2019 che conferma la solidità del Gruppo e il continuo impegno a supporto delle Cantine Associate nell’opera di valorizzazione delle produzioni vinicole del territorio all’insegna della qualità e della sostenibilità.

Il fatturato si attesta sui 191,4 milioni di euro - in leggera crescita (+0,5%) rispetto all’anno precedente – con il mantenimento della ripartizione del business, sviluppato per circa l’80% sui mercati esteri. Stabile la posizione nei due principali mercati di sbocco, Stati Uniti e Italia.

Nel territorio nazionale, Cavit ha ribadito la propria leadership nei vini Trentini all’interno della grande distribuzione, dove la linea Mastri Vernacoli primeggia con Müller Thurgau, Pinot Nero, Marzemino e Gewürztraminer. Sul canale Horeca, invece, prosegue con successo l’affermazione delle etichette di maggior pregio della Cantina, come la linea I Masi, veri propri “cru”, e le eccellenze trentine, tra le quali sono state recentemente introdotte con buon esito le nuove etichette Nosiola Conzal e Schiava Rosé Valdelac.

Negli Usa, se da un lato si registra una flessione dei brand storici, dall’altro vi è un ottimo andamento delle nuove proposte rivolte ad un target più giovane. Importanti crescite si registrano in Regno Unito, Russia e Olanda, mentre continua il presidio del fronte asiatico con la partnership siglata con il Gruppo Cofco in Cina.

Continua, inoltre, l’incremento del segmento degli Spumanti (sia a metodo Charmat che Classico TrentoDoc) dove viene premiato il forte impegno aziendale per il continuo miglioramento della qualità. In particolare, Altemasi TrentoDoc conferma un aumento a doppia cifra. Particolarmente positivi, infine, i risultati della controllata Kessler Sekt & Co, che raggiunge un fatturato di circa 9,5 milioni di euro (+10,5%), collocandosi tra i marchi di riferimento del segmento premium in Germania.