La principale ragione di successo del surgelato nel nostro Paese risiede nelle sue funzioni di praticità e commodity nonché nel suo alto valore di servizio. A partire dagli ultimi anni, inoltre, è aumentata la segmentazione dell’offerta, con ricette che riprendono la tradizione culinaria italiana e numerose modalità di consumo. Nell’AT a settembre 2012 – come emerge dai dati Nielsen - il comparto mostra dei tassi di crescita positivi a valore (+1,2%) e negativi a volume (-1,2%).  Questi risultati sono dovuti alla riduzione graduale ma costante del potere d’acquisto dei consumatori, in un contesto di generale incremento dei prezzi medi dei prodotti che non ha risparmiato neanche i surgelati (+2,4%).

Un mercato fortemente segmentato

I vegetali rappresentano la principale famiglia merceologica del mercato dei surgelati che, nonostante mostri dei leggeri trend negativi sia a valore (-1,6%) che a volume (-2,2%), offre alle aziende ampie possibilità in termini di innovazione e differenziazione. “Nei vegetali il dato più interessante riguarda i preparati (+4,7%) ai quali i consumatori riconoscono un valore oggettivo che prescinde dal prezzo e che porta a identificare tali referenze come una vera e propria pietanza anziché un semplice contorno” afferma Vittorio Gagliardi, Presidente IIAS (Istituto Italiano Alimenti Surgelati). Anche referenze più tradizionali quali minestroni, funghi e verdure miste (sia al naturale che cucinate) continuano a riscuotere un certo successo, perché - come rivela Laura Bettazzoli, Direttrice Marketing Bonduelle Italia - “soddisfano i bisogni di praticità e benessere richiesti dagli italiani. Sono, infatti, prodotti ready to use ma al contempo naturali e personalizzabili a piacere”.
Volgendo lo sguardo agli altri comparti, quello ittico sta ottenendo buone performance (+3,2% a valore e +0,7% a volume): in un difficile momento economico come quello attuale, infatti, il consumatore italiano non rinuncia al pesce (soprattutto a quello naturale che segna un +3,4%) e si rivolge al surgelato con fiducia, apprezzandone l’elevato contenuto di servizio (legato alla velocità di preparazione degli alimenti, ad esempio). “Il pesce surgelato rappresenta da sempre una categoria in cui il valore percepito va ben al di là del prezzo pagato.” - afferma a questo proposito Claudia Puzziello, Marketing Services Manager Findus – “Si consuma esattamente ciò che si compra: il prodotto è già pulito, tagliato e senza spine.“.
Segnali positivi provengono, infine, anche dal segmento di pizze e snacks (+2,9% a valore e +3,1% nelle quantità): prodotti estremamente concorrenziali rispetto al fresco che cercano di attrarre il consumatore puntando soprattutto sul gusto.
 
Iper e Discount trainano il mercato
Tra i vari canali distributivi, quelli che hanno registrato i maggiori tassi di crescita sono i Discount e gli Ipermercati (rispettivamente +5,3% e +0,2% a volume; +4,9%  e +4,2% a valore); questi ultimi, inoltre, segnano la più elevata pressione promozionale. Analizzando nello specifico i dati Nielsen emerge poi che le regioni del Nord e del Centro Italia sono le più importanti in termini di giro d’affari, con vendite a valore pari al +2,4% per l’Area 1 e del +2% per l’Area 3.

Praticità e leggerezza prima di tutto
Nel 2012 i maggiori player del mercato hanno puntato soprattutto sul lancio di nuove referenze naturali e realizzate con metodi di cottura che mantengono inalterate le proprietà dei cibi, rispondendo alle sempre più crescenti esigenze dei consumatori relative a un’alimentazione sana ed equilibrata.
Findus, in particolare, ha ampliato la propria offerta di pesce surgelato con la linea “A Regola d’Arte” caratterizzata dalle tre referenze Branzino, Salmone e Orata: nuovi prodotti da cuocere in forno e racchiusi nello speciale cartoccio che – come afferma Claudia Puzziello – “garantisce la perfezione del risultato evitando al contempo il classico odore di pesce che i più trovano sgradito”. L’azienda, inoltre, ha rilanciato la gamma 4 Salti in padella incrementando la grammatura di alcune ricette e allineando i prezzi di vendita per consentire maggiori sconti al consumo.
Anche Bonduelle si è mossa nell’ottica della praticità e della leggerezza dei prodotti, puntando soprattutto sulla linea “Natura in Padella”: verdure cotte al vapore, pronte in pochi minuti e senza alcun condimento aggiunto. “Si tratta di referenze sane e versatili, utilizzabili come semplici contorni o come base per ricette più complesse”, racconta Laura Bettazzoli. La gamma è stata arricchita, in particolare, con le varianti Fagiolini e Patate, Lenticchie e Carote a rondelle e Fantasia Contadina: piatti tipici della tradizione italiana, che Bonduelle ha lanciato sul mercato con altri prodotti più innovativi come le Coccole e la Delizia di Spinaci, sformatini di verdure veloci da preparare e poco calorici.

La comunicazione passa dal pack

In un momento come quello attuale, in cui le famiglie tendono a selezionare gli acquisti e a concentrare maggiormente i consumi, le aziende del settore stanno focalizzando la propria attenzione sulla comunicazione al consumatore che richiede con insistenza sempre maggiore informazioni chiare e trasparenti sui prodotti. “Nelle nostre comunicazioni cerchiamo di spiegare i benefits delle referenze.” – conferma Claudia Puzziello di Findus. “Quando parliamo di prodotti naturali quali filetti e piselli, ad esempio, raccontiamo la qualità della materia prima fatta di selettività nel raccolto e di garanzia del processo produttivo. Quando parliamo delle novità, invece, cerchiamo di spiegarne la ragione di consumo”.
Il pack diventa dunque un’arma fondamentale a disposizione delle aziende per comunicare direttamente e in modo trasparente, differenziando al contempo la propria offerta e agevolando i clienti nelle scelte di acquisto. “La comunicazione on pack”, spiega a questo proposito Laura Bettazzoli di Bonduelle, “è uno strumento che intendiamo sfruttare per valorizzare e chiarire le reason why dei nostri prodotti, specialmente di quelli ad alto contenuto di servizio”.