Gli italiani continuano ad amare i prodotti lattiero-caseari. Anche se i formaggi freschi hanno registrato una leggera flessione a volume nell’ultimo anno a beneficio di una piccola ripresa a valore. Stando ai dati RI Infoscan totale Italia, AT agosto 2018, infatti, le quantità sono scese del -2,9% rispetto all’anno precedente, a valore invece il trend si è mantenuto positivo con un +0,9%.
Entrando nei dettagli dei singoli formaggi, il totale Italia+discount negli ultimi 12 mesi vede la mozzarella con 138mila tonnellate vendute calare del -2,3%, a fronte di introiti per circa 1.000 milioni di euro (-0,5% ). Anche la crescenza (28mila tons vendute) scende del -1,5% con un aumento a valore (263 milioni di euro) del +0,7%, così come la ricotta con 25mila tonnellate vendute (-2,5%) e 114 milioni di euro (+0,9%) e il mascarpone (13mila tons con -3,9%; 95 milioni di euro in crescita del+2,7%). Solo la robiola ha visto vendite in aumento sia volume sia a valore: 5.200 tonnellate (+2,4%) per 58 milioni di euro (+2,4%).
“Anche se la leva delle promozioni – commenta Giulia Bonella, Group Brand & Category Manager di Gruppo Lactalis Italia – continua a essere il traino delle categorie, il consumatore si dimostra sempre più sensibile a proposizioni di valore, è attento alla provenienza degli ingredienti di origine, e riconosce alle grandi marche una premiumness qualitativa”.

Formaggi alla ricerca del benessere
La ricerca del benessere, caratterizza la maggior parte delle innovazioni nelle varie categorie merceologiche e ha determinato il trend positivo di alcuni segmenti all'interno di tutti i mercati.
Il mondo light (a tot italia+ discount) nella mozzarella, per esempio, ha chiuso il 2017 con 3.773 tons (+7,2%), nella crescenza con 1.500 tons (+9%), nella ricotta 850 tons. Il senza lattosio nello stesso modo ha portato trend di crescita positiva e di valore nei diversi segmenti: mozzarella 2.383 tons (+2,3%), crescenza 962 tons (+4,4%), ricotta 350 tons (+3,3%).
“Santa Lucia, leader nella categoria – afferma Lactalis Italia –, presidia il mondo del benessere con la sua gamma light rappresentando il 55% del mercato delle mozzarelle light e il senza lattosio il 27% a volume sul segmento”. In questa direzione Galbani ha esteso la gamma anche alle categorie di Ricotta e Crescenza e con formati di servizio per il canale ristorazione con la nuova Julienne Senza lattosio di Galbani professionale. Certosa, invece, ha lanciato Certosa Antica ricetta, un nuovo mix di prodotto ispirato alla tradizione con fermento madre.
Nello stesso segmento anche Gruppo Granarolo, secondo player di marca con una quota dichiarata del 14,3% (+0,5%), sta avendo ottimi risultati, soprattutto negli ipermercati e nei supermercati, crescendo a volume del +0,6%. Merito anche della nuova linea Granarolo Oggi Puoi (Mozzarella, nei due formati da 125g e 100gx3, Bocconcini di mozzarella in confezione da 120g, Stracchino da 170g, Ricottine 100gx2), prodotta con latte 100% italiano, con il 30% di sale in meno e il 50% in meno di grassi rispetto alla media dei prodotti simili presenti sul mercato. “Lanciata a settembre 2016 – confermano dalla Direzione BU Mercato Italia Granarolo –, in poco più di due anni ha registrato ottime performance, rivoluzionando il segmento dei formaggi light, tornato positivo dopo un lungo periodo in contrazione”. Nel 2017, si è collocata in 5° posizione nella Top 20 lanci Food & Beverage (fonte IRI) e ha vinto il premio Prodotto Food 2018 nella categoria Formaggi e Latticini. All’interno della gamma, lo Stracchino Granarolo Oggi Puoi è divenuto leader della categoria stracchini light. Premio Prodotto dell’Anno anche per la Burratina Sabelli senza Lattosio nella categoria “Formaggi senza Lattosio”.
Anche Arla Foods è da poco entrata nel segmento benessere con la nuova linea Arla Protein (Quark, al naturale e ai mirtilli, e Fiocchi di Latte in tre varianti). La novità di questi prodotti sta nell’alto contenuto di proteine a fronte di un basso contenuto di zucchero (nelle versioni al naturale è pari a zero) e sale. Rivolti soprattutto a sportivi, bambini in crescita e anziani, sono già presenti nelle maggiori catene di distribuzione.

Il biologico è contenuto, ma in crescita
Rispetto ad altre categorie merceologiche, il biologico nei formaggi freschi ha un peso ancora contenuto e riservato solo a pochi grandi produttori o copaker, ma beneficia degli stessi trend positivi del segmento “benessere”: la categoria più rilevante, la mozzarella, registra un +31% (608 tons).
Vallelata (Gruppo Lactalis), in linea con il suo posizionamento di marca vicina alla natura, ha lanciato nel 2017 la mozzarella bio 125gr e lo stracchino Bio 100gr, con buoni risultati in termini di rotazione.
Nel 2018 Granarolo ha migliorato l’offerta della linea Biologico (mozzarella, ricotta e stracchino cremoso), con particolare attenzione alla filiera 100% italiana e al benessere degli animali in allevamento. In particolare, il cambio formato dello stracchino da 150g a 170g ha portato ottimi risultati con un trend a volume del 24,7% (fonte: IRI I+S+LSP AT agosto 2018).
Anche Latteria Montello è entrata nel bio durante il 2018 con la linea Nonno Nanni biologica (certificata Ccpb), composta da Stracchino, Robiola e Fresco Spalmabile, senza conservanti, con latte 100% biologico italiano da mucche all’aria aperta e nutrite secondo il loro naturale fabbisogno, con alimenti di origine biologica. Novità anche per Brimi con la linea bio (ricotta, mozzarelline, mozzarella e burro) e la Mozzarella Latte Fieno.
Il mercato, infatti, si presta ancora a diverse innovazioni. Il marchio bavarese Bergader ha allo studio una novità che vedrà la luce a fine 2019. “Stiamo elaborando i risultati dell’ultima ricerca qualitativa – conferma Luca Fontana, direttore vendite di Bergader Italia –. Abbiamo intenzione di valorizzare ulteriormente l’apprezzamento dei prodotti Bergader da parte dei consumatori”. Mentre Bayernland ha lanciato la Mozzarella in Sfoglia per la gdo (130g) e per il food service (8 rotoli da 130g). Il nuovo prodotto è sostenuto da una massiccia comunicazione su diversi canali, tra cui radio, riviste trade e consumer, social media, digital e affissioni outdoor.

Freschi in cerca di nuovi canali
Per quanto riguarda gli sbocchi di vendita, in Italia (tot Italia+ discount, YE =ultimi 12 mesi) l’unico canale capace ancora di performare sembra essere il discount (peso del 21,8%) con un +0,6%, mentre sono in calo evidente gli ipermercati -6,6% (pesano il 10,7 %). Tra i supermercati (che rappresentano il 52,4%) quelli che soffrono meno sembrano essere le superfici più piccole in calo solo dell 1%. Va meglio, invece, oltre confine. “Le performance sui mercati esteri rappresentano il vero traino del settore”, dichiarano Angelo Galeati e Simone Mariani, ad del gruppo Sabelli. L’export ha registrato una crescita per tutto il comparto formaggi, con ottime performance dei freschi (+8,4%). In particolare la mozzarella ha sfiorato le 93.700 tons esportate con un +10% rispetto al 2016, mentre le stime di crescita nel 2018 si aggirano intorno al 4-5%. “Per quanto riguarda il potenziamento aziendale – proseguono in Sabelli –, avviamo quest’anno il piano “LatTraZione 2020 Sabelli”, con investimenti per 13 milioni di euro sia in innovazione che nell’ampliamento della parte produttiva e del quartier generale di Ascoli Piceno. Un progetto che si concluderà nel 2021, a beneficio dei mercati italiano ed esteri, dei consumatori e lavoratori”