Incremento del numero dei titolari, dei volumi di spesa pagati con moneta elettronica e maggiore consapevolezza e fiducia nei confronti dei numerosi servizi offerti. Questi i principali risultati registrati da Visa nel corso dell’esercizio appena concluso, che ha visto l’introduzione, anche in Italia, dell’innovativo servizio Visa Resto Cash. La redazione di DM ha chiesto a Davide Steffanini, direttore generale ufficio di rappresentanza Visa Europe in Italia, di tracciare un quadro sintetico delle caratteristiche e dei vantaggi del servizio, che nel 2007 sarà implementato da numerose catene della gdo.

DM: Tra le iniziative portate avanti in Italia da Visa nel 2006 è da segnalare l’introduzione del servizio Visa Resto Cash. Può spiegarci in dettaglio di cosa si tratta?
DS: Visa Resto Cash è un servizio molto semplice. Sostanzialmente offre al titolare di carta Visa la possibilità di richiedere, nel momento in cui effettua un acquisto con la sua carta Visa, un ammontare di denaro in contanti. Il titolare deve semplicemente comunicare la cifra che desidera ricevere in contanti al cassiere, che erogherà l’importo corrispondente addebitandolo sulla carta in aggiunta all’ammontare della spesa effettuata.

DM: Quali sono i vantaggi di questo nuovo servizio?
DS: Visa Resto Cash garantisce molteplici, differenti agevolazioni. In primo luogo per gli esercenti, che smaltendo il denaro contante presente in cassa, sempre problematico da gestire per questioni di sicurezza, dovranno contare e versare in banca un minor quantitativo di denaro. Inoltre, per il titolare della carta che, se ha bisogno di una piccola somma in contanti, potrà averla in modo semplice e immediato, senza dover cercare uno sportello automatico per effettuare il prelievo. Comodità e risparmio di tempo quindi sono i principali benefici che il consumatore ottiene utilizzando Visa Resto Cash. In aggiunta, dal momento che il servizio è usufruibile solo a fronte di un acquisto, Visa Resto Cash potrà determinare un incremento nei volumi di spesa degli esercenti poiché i consumatori tenderanno a concentrare le proprie spese presso un unico punto vendita. Da segnalare quindi anche i vantaggi per il sistema Visa, che vede incrementare il numero dei pagamenti con moneta elettronica. Aumento già registrato sia negli Stati Uniti sia in Inghilterra, dove nei supermercati già una transazione su tre si avvale di questo servizio.

DM: Allo stato attuale Visa Resto Cash presenta delle limitazioni?
DS: Le limitazioni legate al servizio sono di scarso rilievo, imposte esclusivamente per la sicurezza dei titolari. Attualmente il titolare di carta Visa può chiedere un resto in contanti non superiore all’importo della spesa effettuata. Nella fase di lancio del servizio, è stato inoltre stabilito che l’importo di denaro contante richiesto non sia superiore ai 100 euro, per evitare che il servizio si sostituisca in maniera incontrollata alla tradizionale funzione di prelievo di contante presso gli sportelli automatici.

DM: Come valutate il grado di interesse suscitato dal nuovo servizio nelle catene distributive e che obiettivi vi proponete di raggiungere nell’ambito della gdo italiana?
DS: Fino a questo momento Coop è l’unica catena distributiva che ha adottato e utilizza il servizio. Visa Resto Cash è stato inizialmente testato a Milano, presso un punto vendita di Coop Lombardia, e vede ora una fase di test pilota in altri supermercati della Lombardia. Anche altre catene ci hanno richiesto il servizio e sono in attesa che le loro banche terminino le fasi di implementazione. A breve, gli esercenti potranno esporre nei punti vendita tutte le vetrofanie che indicano la presenza di questo servizio e il materiale promozionale che ne spiega le caratteristiche: è infatti indispensabile che informazione e conoscenza viaggino in modo parallelo. Fondamentalmente il 2006 è stato l’anno del test, della sperimentazione, mentre il 2007 sarà l’anno dello sviluppo più consistente e della diffusione capillare del servizio.