Ne ha fatta di strada Thun dall’apertura del primo monomarca in franchising a Bolzano nel 2003. L’azienda altoatesina prevede anche per quest’anno di superare gli obiettivi prefissati, raggiungendo quota 230 punti vendita per la fine del 2008, e di entrare in nuovi mercati europei. Ne abbiamo parlato con Paolo Denti, neo amministratore delegato commerciale.

Negli ultimi due anni sono stati inaugurati 100 nuovi punti vendita in franchising, un canale nel quale Thun sembra puntare fortemente.

Per strategia abbiamo deciso di investire in una distribuzione franchising, concentrando le nostre risorse economiche e di tempo in un canale di veri imprenditori con la loro spinta propulsiva e voglia di raggiungere obiettivi sempre più sfidanti. La gestione, a volte complessa, è ampiamente ripagata dai risultati. Nel 2007 sono stati raggiunti, addirittura superati, gli obiettivi per quanto riguarda le nuove aperture e l’attuale previsione per il 2008 ci porta nuovamente al superamento dei punti vendita prefissati. Prevediamo infatti di chiudere con circa 230 monomarca, 140 dei quali in franchising e due diretti.

Quali sono gli obiettivi per il 2008 e a quanto ammontano gli investimenti?

Per quanto attiene il fatturato l’obiettivo 2008 è pari a una crescita intorno al 20%, con l’apertura di più di 50 nuovi punti vendita in franchising, affiancati da migliaia di nuovi metri quadrati di strutture shop in shop. Complessivamente per l’anno in corso sono stati investiti 46 milioni di euro, investimenti molto importanti cha hanno riguardato anche il nuovo centro logistico di Mantova che apriremo a settembre, una piattaforma di 36.000 mq in grado di movimentare 35 milioni di pezzi l’anno.

Ci sono aree ancora da sviluppare nel nostro Paese e sulle quali intendete puntare con i Thun Shop?

La distribuzione è abbastanza uniforme sul territorio nazionale, anche se abbiamo ovviamente alcuni territori dove siamo più avanti e altri in leggero ritardo. Queste differenze dipendono principalmente dalla nostra capacità di affrontare in modo professionale una corretta copertura territoriale, più che da un’accettazione diversa del consumatore finale. Dovendo citare due regioni come esempio, la Puglia è certamente più sviluppata della Campania.

Quali sono, a suo avviso, le sedi privilegiate per l’apertura di nuovi punti vendita?

Solitamente i centri commerciali sono macchine da guerra di fatturato, mentre i centri storici sono costruzione dell’immagine di un marchio. Il corretto equilibrio tra i due modelli distributivi è per noi il vero obiettivo: avremo quindi a regime un 60% di punti vendita nei centri commerciali e un 40% nei centri storici. Le sedi migliori per noi risultano i centri commerciali con circa 120 punti vendita e i centri storici con almeno 50.000 abitanti. Certo è che la conoscenza del territorio e dei flussi commerciali sono la vera e propria forza di un’organizzazione.

Quali elementi caratterizzano un Thun Shop, sia a livello di layout che di assortimento e linee?

Con tutta la modestia possibile, siamo unici nel nostro genere. Uno stile fortemente caratterizzante attraverso forme arrotondate, l’uso della patina, colori pastello, figure gioiose e felici. Insomma “regalare gioia con il cuore” fa di noi un’azienda di successo. Il tutto arricchito da un sviluppo prodotti programmato fino al 2015 per cogliere i diversi segmenti di utilizzo e le diverse occasioni d’acquisto del consumatore. Un’attenta gestione del category, per gestire anche nel punto vendita le strategie di prodotto, e una fortissima attenzione al visual con più di 20.000 interventi l’anno in Italia. Infine un’assistenza al punto vendita di ottimo livello e disponibilità, attraverso una strutturata organizzazione di vendita sul territorio e adeguati strumenti informatici.

Durante l’anno sono previste particolari attività di comunicazione, iniziative promozionali o altro per i punti vendita?
Certamente la capacità di mantenere attivo il punto vendita 365 giorni all’anno, con l’obiettivo di coccolare il nostro consumatore non solo tramite i nostri prodotti ma anche con le nostre iniziative promo-pubblicitarie, ci porta a sviluppare molte e diverse attività. A una forte campagna di comunicazione si unisce un ricco calendario di eventi presso i punti vendita per offrire animazione e formazione ai nostri consumatori. Elementi centrali sono infatti gli eventi legati al Thun Club, che permettono di gestire un rapporto privilegiato e fidelizzato con i consumatori e mostrano, attraverso le azioni delle nostre decoratrici, la totale artigianalità dei nostri prodotti.

Quale settore incide maggiormente sul vostro business?

Per quanto riguarda l’assortimento prodotto copriamo diverse famiglie, dalla casa al bambino, dal bijoux ai servizi in ceramica e porcellana. Sempre più i nostri articoli si caratterizzano per essere articoli da regalo per altri e per sé stessi. Per questo motivo le occasioni d’acquisto si spostano sempre più da periodi più tipicamente legati al regalo, come il Natale, a diversi momenti dell’anno caratterizzati dall’offerta di novità sempre in grado di stimolare la curiosità dei consumatori. In aggiunta al rafforzamento delle attuali famiglie prodotto e alla creazione di nuove opportunità, una parte importante dello sviluppo futuro è legata al processo di internazionalizzazione che abbiamo avviato.

In quali Paesi siete presenti e con quanti punti vendita?
Oggi siamo presenti in Italia, Germania, Austria e Svizzera con circa 2.300 punti vendita, comprensivi di monomarca, shop in shop e negozi tradizionali. A fine 2008 saremo presenti per la prima volta in Spagna e Portogallo con circa 10 punti vendita in franchising, che diventeranno circa 50 nel 2009, e stiamo pianificando l’entrata in Gran Bretagna, Benelux e Scandinavia.