Costituita nel 2006, librerie.coop è un progetto nato per promuovere la cultura attraverso il libro e la lettura, creando luoghi di incontro e contribuendo alla crescita dell’aspetto etico e culturale della comunità sociale. Abbiamo chiesto al presidente Nicoletta Bencivenni di tracciare un bilancio di questi primi 10 anni di attività e di raccontarci i punti di forza che hanno decretato il successo di questo format.

Dieci anni di vita e una trentina di librerie: cosa significa dire Librerie.Coop oggi?
Più di 30 librerie aperte in 10 anni di vita e un fatturato superiore ai 30 milioni di euro che nel 2015 è accompagnato da un significativo segno più, una intensa attività di presentazione di volumi, di incontri con autori e di presenza a manifestazioni e festival nei quali in qualche modo il libro è protagonista sono cifre e dati che parlano da soli e che confermano come Librerie.Coop sia ormai diventata una presenza importante nel panorama nazionale. Una scommessa non semplice, soprattutto perché nata e vissuta in anni di difficile crisi per il paese e per il settore editoriale e librario. Certo la sfida non è stata semplice e non può dirsi vinta una volta per sempre, visto l’andamento del mercato librario italiano. Ma ormai la realtà di Librerie.Coop è davanti agli occhi di tutti ed è considerata da editori, autori e soprattutto lettori come una catena nella quale si trova un assortimento qualificato, di catalogo e non solo di proposta, e soprattutto personale preparato e appassionato che è in grado di portare il valore aggiunto del consiglio di un vero libraio. Quindi Librerie.Coop significa soprattutto qualità dell’offerta e competenza nel servizio.

Quali sono le relazioni che Librerie.Coop mantiene con il mondo Coop e che tipo di autonomia avete?
La sfida lanciata dieci anni fa da un gruppo di cooperative era quella di non vendere solo dei libri, cosa che Coop faceva già nei suoi ipermercati, ma di dare vita a una rete di luoghi di aggregazione che promuovessero la lettura, che fossero occasioni di incontro con gli autori. In sostanza, l’ambizione era quella di divulgare cultura, di dare opportunità alle persone e alle comunità. In questo senso si tratta di un proseguimento naturale di una parte di quelle stesse motivazioni che sono alla base dell’attività della cooperazione di consumatori e cioè dare risposte ai bisogni, avere un legame con i territori e promuovere la crescita dei soci. Ma a parte questo aspetto etico e sociale nella gestione Librerie ha sempre avuto una totale autonomia. Le cooperative oggi socie (Allenza 3.0 e Novacoop) ci supportano sul piano finanziario ma null’altro. E noi come parte del sistema rispondiamo riservando ai soci delle cooperative sconti e vantaggi ad hoc.

Il nostro è uno dei paesi europei dove la lettura è meno diffusa, specie tra i giovani. Come affrontate questo gap e che cosa fate, nel vostro piccolo, per colmarlo?
Noi crediamo che l’educazione alla lettura debba partire sin dall’infanzia, che si debba investire nella lettura sin dai primi anni di vita cosi come fanno gli altri paesi europei. Per questo motivo nelle nostre librerie curiamo con grande attenzione il settore bambini (ma anche la letteratura per genitori ed educatori). Devo dire che in questi ultimi anni c’è stata una grande ripresa di questo settore, tant’è che abbiamo incrementato le iniziative di letteratura animata in libreria per i più piccoli ottenendo un grande riscontro. Per i ragazzi e i giovani che sono la fascia più difficile puntiamo a offrire eventi con gli autori che maggiormente incontrano il loro gusto. Abbiamo appena ospitato ZeroCalcare e Fabio Volo e di giovani in libreria ne abbiamo visti tanti. I giovani sono selettivi e occorre intercettare correttamente cosa vogliono. Per questa ragione abbiamo deciso di andare incontro al loro modo “di leggere” e abbiamo siglato un accordo con la libreria digitale Bookrepubblic. La lettura, come ha detto il Presidente della repubblica Mattarella in occasione della giornata mondiale del libro, non è un esercizio alternativo all’uso degli strumenti della modernità, dell’innovazione. Il suo valore rimane inalterato nei diversi supporti che oggi sono disponibili ai cittadini e in particolare ai giovani. Insomma, l’autore giusto, il libro giusto e lo strumento adeguato possono rappresentare i tre ingredienti per avvicinare i ragazzi anche se la ricetta vincente è sempre l’educazione alla lettura nella fase preadolescenziale.

Perché un appassionato di libri dovrebbe scegliere di recarsi in una libreria Coop rispetto a una normale libreria.
Glielo spiego riportandole la mia esperienza personale. Quando otto mesi fa sono stata nominata presidente di Librerie ho deciso di trascorrere subito una giornata in libreria. Non le nego lo stupore nel constatare che su 150 scontrini non vi era un titolo uguale all’altro. Le novità e i libri commerciali si trovano ovunque mentre nelle nostre librerie l’assortimento non è generalista ma di catalogo, diamo ampio spazio ai piccoli editori e a quelli legati al territorio in cui è inserita la libreria. Le riporto ciò che dice Mark Forsyth nel suo saggio L’ignoto ignoto…le librerie e il piacere di non trovare quello che cercavi, che definisce una buona libreria quella dove puoi trovare ciò che neppure sapevi di volere, e dove i desideri possono espandersi all’infinito. Questa è la nostra vision da sempre e quindi scegliere Librerie.Coop significa scegliere una buona libreria, un luogo si stimolazione culturale e di aggregazione sociale, non un posto dove semplicemente acquistare un libro.

Quest’anno avete avviato una collaborazione con un importante operatore librario online: è l’inizio di un processo che vi vedrà attivi nell’e-commerce in modo autonomo?
Sì, quest’anno, sfruttando anche l’opportunità di Expo 2015, abbiamo avviato una collaborazione con Bookrepublic, libreria online specializzata in ebook, con l’obbiettivo di integrare l’offerta di Librerie.Coop anche con la vendita di titoli in digitale superando l’offerta del nostro negozio online. In questi mesi sono state realizzate attività congiunte, promozionali e di comunicazione, in un’ottica di integrazione tra la libreria fisica e digitale e la collaborazione con Bookrepublic proseguirà anche nel 2016 con attività sul web e all’interno delle librerie. L’e-commerce è il passo successivo per completare la nostra offerta… ci stiamo già lavorando.


La collaborazione con Eataly, iniziata nel 2012, sembra funzionare…
La collaborazione con Eataly è iniziata a Bologna nel 2008, in quel meraviglioso luogo che è Ambasciatori, ovvero la riqualificazione di un vecchio cinema nel centro storico della città in una libreria che ha integrato su 3 piani l’eccellenza enogastronomica di Eataly. La commistione libri e cibo ha incontrato subito un elevato gradimento, così successivamente è stata Eataly a invitarci nei loro store. Una dimostrazione di notevole lungimiranza quella di inserire nei loro bellissimi negozi anche una vera libreria e non semplicemente dei libri. Una scelta molto apprezzata dalla clientela di entrambe le realtà, che conta oggi quasi una decina di esperienze e che proseguirà anche in futuro. Mi permetta una battuta: quando si uniscono due eccellenze come queste il successo è quasi scontato…

Su quali progetti vi state maggiormente concentrando in questo momento e quali sono le novità all’orizzonte per il 2016?
Il 2016 è l’anno del primo decennale e vogliamo festeggiare questo traguardo come merita. Ma come in tutte le grandi feste è fondamentale la suspense e quindi non posso proprio svelarle nulla se non che sarà un’occasione per riaffermare la nostra mission che è quella della divulgazione della cultura, di cui la lettura è componente fondamentale, in un paese che purtroppo legge poco, anzi pochissimo.


Stefania Lorusso