L’azienda triestina - che controlla dieci società e impiega oltre 720 dipendenti a livello mondiale - dopo aver chiuso positivamente il 2006 si prepara a consolidare la propria posizione sul mercato italiano e internazionale. La redazione di DM ha chiesto a Giacomo Biviano, direttore generale mercati Emea illycaffè, di tracciare un bilancio dell’attività e di illustrare gli obiettivi futuri dell’azienda.

Quali sono i principali risultati raggiunti nel corso del 2006?
Illycaffè ha chiuso con un fatturato consolidato pari a 246 milioni di euro, in crescita dell’8,5% rispetto all'anno precedente e un utile netto di 5 milioni di euro. Lo sviluppo è quindi costante e continuo e per ottenere questi risultati sono stati investiti complessivamente 47 milioni di euro, una cifra che è quasi tre volte tanto rispetto a quella spesa nel 2005.

La vostra azienda opera su molteplici aree di business. Quanto incidono rispettivamente sul fatturato e quali sono i risultati raggiunti dai vostri prodotti?
Noi produciamo e distribuiamo un'unica miscela composta al 100% da Arabica in formati dedicati ai tre luoghi e momenti di consumo: bar, casa e ufficio. Di conseguenza il nostro caffè viene commercializzato in diverse versioni e canali. L’horeca rappresenta il 49% del giro d’affari complessivo, il retail il 45%, il canale degli uffici il 5% e i punti vendita eldom l’1%. La prima categoria, quella del prodotto professionale, ossia il barattolo da 3 kg, negli ultimi anni ha registrato incrementi interessanti. Trend positivo anche per la famiglia dei barattolini da 250 e 125 grammi di caffè macinato, in grani e decaffeinato, dedicati al consumo domestico. Infine le cialde Easy (ESE), che sono vendute sia nella gdo sia negli uffici che nell’horeca. Anche questo segmento ha registrato buone performance.

Qual è il prodotto più performante venduto nella grande distribuzione?

Attualmente il prodotto che sta andando meglio è il Moka, lanciato a giugno 2006. Con questa referenza abbiamo voluto offrire la stessa qualità della versione per espresso anche per la moka.

E quali sono le ultime novità in termini di prodotto?

Recentemente abbiamo lanciato Itaca, una capsula dedicata esclusivamente al mondo degli uffici. Ma la novità assoluta del 2007 è Iperespresso, il nuovo metodo caratterizzato da una capsula protetta da cinque brevetti e dalle relative macchine espresso compatibili, che introduce la preparazione del caffè attraverso due fasi: iperinfusione ed emulsione. A differenza della tradizionale percolazione – vale a dire la preparazione in un unico stadio - questo sistema assicura un’estrazione ottimale di tutti gli aromi del caffè e sviluppa una crema persistente per oltre trenta minuti. Portare nelle case dei consumatori il gusto del caffè espresso dei bar è un ulteriore passo nel percorso verso l’eccellenza, che costituisce da sempre la mission dell’azienda. La nuova capsula sarà disponibile dal prossimo ottobre in tre tipi di tostatura: media, scura e decaffeinato insieme alla nuova gamma di macchine da caffè Illy by FrancisFrancis.

Quali sono i principali obiettivi dell’azienda per il 2007?

Abbiamo in previsione un forte sviluppo degli Espressamente Illy, la catena di locali in franchising che portano la cultura del caffè all’italiana in tutto il mondo. Il progetto ha preso il via nel 2003 e da allora sono stati realizzati 150 locali in oltre venti Paesi tra Italia ed estero. Vogliamo arrivare a duecento punti vendita entro la fine del 2007.

Che ruolo riveste la comunicazione all’interno delle vostre strategie di marketing?
La comunicazione è per noi molto importante e attualmente siamo on air con uno spot lanciato da circa un anno. Le nostre pubblicità vengono trasmesse soprattutto sulle televisioni dedicate come Sky. Per avvicinarci maggiormente al nostro target di riferimento preferiamo, infatti, questo tipo di canali rispetto alla televisione tradizionale.

Per quanto riguarda l’estero, in quali mercati siete presenti?
Il nostro caffè è bevuto nelle case di oltre 140 paesi nel mondo. Il canale alimentare rappresenta il 20-30% del fatturato estero e siamo presenti nei punti vendita delle più importanti catene distributive in Francia, Germania, Belgio, Inghilterra Croazia, Austria e non solo.

Nel 2005 per la prima volta le vendite all’estero hanno superato quelle in Italia. Il 2006 ha registrato il medesimo risultato?
Si tratta di un trend costante, infatti il 54% delle vendite a volume è stato destinato all’estero anche nel 2006. In questo senso Illy è un’azienda globale, conosciuta in tutto il mondo. Il nostro obiettivo è da sempre quello di essere il punto di riferimento mondiale della cultura e dell’eccellenza del caffè. Siamo infatti soddisfatti del trend registrato dall’export negli ultimi anni e abbiamo intenzione di andare avanti per questa strada.