L’azienda ha chiuso il 2015 con un fatturato di 20 milioni di euro ed è attualmente in crescita. Questo successo si deve ai valori della casa madre, quali la territorialità, la genuinità e, soprattutto alla qualità dei prodotti bavaresi, oltre che all’innovazione di prodotto e alle strategie di comunicazione, particolarmente efficaci.

Bergader, presente in Italia da 40 anni, ha avviato a partire dal 2011, quando è stata fondata la sede allo scopo di rafforzare la vicinanza al consumatore finale e al cliente, un piano di potenziamento sil mercato tricolore. Grazie alla piattaforma di Verona, infatti, l’azienda è ormai in grado di raggiungere capillarmente tutte le regioni il che la porta, agli occhi dei consumatori, a simboleggiare il fornitore italiano di specialità bavaresi.

Bergader porta avanti anche in Italia i valori dell’headquarter tedesco, come l’attenzione alla tradizione, tramite l’offerta di prodotti che provengono da ricette antiche ma che, al contempo, sposano l'innovazione, per soddisfare le esigenze – in continua evoluzione - dei clienti. Uno dei fattori di maggior successo, in Italia, di Bergader – e su cui l’azienda spinge molto – è il fatto che i prodotti sono realizzati utilizzando esclusivamente latte bavarese, sinonimo di qualità.

In sostanza, nonostante la crisi abbia innescato offerte di latte a prezzi veramente bassi, Bergader ha scelto comunque di fornirsi da contadini bavaresi, puntando tutto sulla qualità del prodotto finale. Quindi, è vero che il latte costa un po’ di più ma le qualità organolettiche sono sicuramente migliori. Basti pensare che, per una serie di prodotti Bergbauern, sono state individuate stalle selezionate, ad un massimo di 30 km di distanza dal caseificio, con una media di 25 capi, sopra gli 800 metri, facendo particolare attenzione al foraggio che viene dato alle mucche, in modo da garantire prodotti no ogm.

In poche parole, qualità, genuinità e territorialità sono gli elementi distintivi che decretano il successo di Bergader Italia, che vanta un fatturato di 20 milioni di euro che rappresenta una percentuale importante di tutto il fatturato aziendale.

Tra i prodotti tipici, molto noto è il Cremosissimo, il cui nome, studiato per molto tempo con il marketing, è riuscito a raggiungere un grande obiettivo, ovvero distinguere il prodotto dal Camoscio d'Oro, o dal mondo del brie, a tal punto che il Cremosissimo è diventato una tipologia di formaggio: non si va più a comprare il pasta molle, ma il Cremosissimo. E Riuscire a distinguersi in Italia, un mercato in cui i localismi fan da padrone, era particolarmente importante. E Bergader ci è riuscita, sottolineando l’origine bavarese, l’alta qualità e la tradizione dei prodotti e delle ricette, senza mettersi al confronto con i prodotti locali.

Riassumendo, il vero elemento che distingue l’azienda dai competitors – e che ha fatto sviluppare un fatturato di 20 milioni, peraltro in crescita – è probabilmente l’essere stati in grado di fare associare al nome Bergader l’idea di qualità. Indubbiamente, lo spot televisivo dell’anno scorso – che collegava originalmente la provenienza bavarese dei formaggi al gusto degli italiani, ha aiutato non poco a veicolare questo messaggio.

Ma Bergader non intende fermarsi qui, tanto che per il 2016 ha già avviato progetti importanti, sia in comunicazione che di nuovi prodotti e distribuzioni.