Il 2015 è stato un anno record per Bavaria: il fatturato è cresciuto dai 508,4 milioni del 2014 a 531,3 milioni, mentre il risultato netto è passato da 24,7 a 30,2 milioni. La solvibilità e il coefficiente di liquidità sono rimasti elevati, rispettivamente al 58,2% e 1,68. Lo scorso anno il gruppo ha prodotto complessivamente 5,8 milioni di ettolitri di birra. Diversi fattori hanno contribuito al raggiungimento di tali risultati: la robusta crescita del brand in alcuni nuovi mercati, l’ottimizzazione dei processi produttivi interni e il miglioramento delle performance del maltificio Holland Malt.

Con la presenza in 5 continenti (Europa, Medio Oriente/Africa del Nord, Asia/Oceania, America e Africa), l’azienda ha rafforzato la propria espansione a livello mondiale. Al di fuori dell’Europa, le vendite sono aumentate, a titolo di esempio, in Russia, a Cuba, in Australia, in Canada e in Corea del Sud.

In Italia Bavaria ha registrato una crescita a volume del 17% e a valore del 21% (fonte Iri). Spiega Luca De Zen, amministratore delegato di Bavaria Italia: “I risultati 2015 confermano la crescita costante degli ultimi anni. Abbiamo ottenuto questo successo grazie al rafforzamento nel segmento delle birre speciali e al consolidamento sia della nostra Pilsner Bavaria Premium, sia della Radler. Si tratta di riscontri ancora più significativi perché raggiunti con un minor ricorso alla promozionalità di prezzo, creando quindi maggiore valore per noi e per la categoria in generale”.

Nel 2013 Bavaria ha avviato la costruzione di un birrificio in Etiopia per la produzione del marchio Habesha. Nell’estate del 2015 la struttura è entrata ufficialmente in funzione e la distribuzione, man mano, si è estesa dalla capitale Addis Abeba a diverse zone del Paese. Nel 2016 la capacità produttiva verrà raddoppiata, con l’obiettivo di arrivare a 600.000 ettolitri.

Nel 2015 Bavaria ha investito per migliorare l’operatività in alcuni dei propri stabilimenti. Nel birrificio di Lieshout, nell’Olanda del Sud, dove ha sede il gruppo, è stata realizzata una nuova linea di produzione dei fusti che ne controlla la qualità automaticamente, sia per quanto riguarda il contenuto che il packaging, prima di riempirli in ambiente totalmente sterile. Inoltre, nello stesso stabilimento, è stata ottimizzata la logistica interna attraverso l’acquisto di ulteriori veicoli a guida automatica (Avg). Nel birrificio di Koningshoeven, sempre nei Paesi Bassi, l’azienda ha investito in una nuova linea di produzione appositamente studiata per il marchio La Trappe.

Il 12 maggio Bavaria ha acquisito il 60% dello storico gruppo belga Palm Belgian Craft Brewers, ottenendone la quota di maggioranza, con l’obiettivo di acquisirne il 100% entro il 2021. Grazie a questa sinergia nel 2016 i due produrranno insieme più di 6,5 milioni di ettolitri di birra.