Sale del 7,8% il fatturato di Granarolo, che archivia l’esercizio 2017 con ricavi di 1.273 milioni di euro. In particolare formaggi e burro hanno dato un segnale positivo del 9,6%, anche grazie all’aumento delle esportazioni verso i Paesi asiatici. L’insieme degli “altri prodotti” - yogurt, vegetali, prosciutti, aceto balsamico, pasta e prodotti da forno - ha avuto un incremento del 21,1%, dovuto specialmente alle nuove acquisizioni.

Lo sviluppo più significativo del fatturato deriva proprio dal consolidamento delle vendite delle società acquisite nel corso del 2017. La variazione a perimetro costante (+0,4%) è frutto, dal canto suo, della strategia di internazionalizzazione e diversificazione di prodotto, in un contesto italiano di mercato che registra sul latte la perdita di ulteriori volumi (-3,5% per il fresco e -2,3% per l’Uht nei dodici mesi secondo Iri).

Flette l’Ebitda, a 70,1 milioni (-13,4%), che sconta il forte incremento dei costi delle materie prime, in particolare di quelle grasse, una rincorsa che ha comportato la revisione delle politiche commerciali a partire dalla seconda metà dell’anno.

La posizione finanziaria netta - 137,5 mln, + 49,9 milioni rispetto al 2016 – incrementa per via del finanziamento delle acquisizioni e degli investimenti anche dedicati all’innovazione di prodotto, per intercettare nuovi target di consumatori, compensando così il fisiologico calo del mercato tradizionale.

Il risultato netto, infine, si piazza a 10,1 milioni, con una flessione di 12,4 milioni.

Commenta il presidente, Gianpiero Calzolari: “Il gruppo ha mantenuto nel 2017 gli impegni contenuti in un piano industriale impegnativo, nonostante un prezzo della materia prima molto alto. La tenuta è da attribuire a due importanti fattori: l’internazionalizzazione e il processo di innovazione e diversificazione”.

Dal 2011 a oggi Granarolo è passato dal 4 al 28% di fatturato realizzato fuori dai confini nazionali, con l’obiettivo di superare il 35% nel prossimo biennio. In ogni caso, con la recente acquisizione, febbraio 2018, di Midland Food il giro d’affari estero proforma sale al 32 per cento.

Nel 2017 sono stati lanciati e consolidati prodotti innovativi, che hanno intercettato i nuovi trend e le nuove esigenze. Tra questi GPlus, una bevanda da latte a basso contenuto di zuccheri, nata dalla collaborazione di Granarolo con Enea, Oggi Puoi, una gamma di formaggi freschi con il 50% di grassi in meno e il 30% di sale in meno, il mondo Accadì dell’alta digeribilità e il mondo Granarolo Biologico, entrambi in crescita.

“Nel contesto del consumo contemporaneo – conclude Calzolari - c’è anche una sempre maggiore attenzione alla provenienza delle materie prime e la nostra filiera, presidiata in tutti i passaggi, rappresenta un asset importante rispetto ai competitor”.