Gruppo Veronesi - che nel largo consumo vuol dire Aia e Negroni - si aggiudica il quarto posto nella classifica dell’agroalimentare italiano e chiude il 2014 con risultati record.

Il fatturato consolidato è salito del 2,5% per attestarsi a 2.824 milioni. L’Ebitda della capogruppo - Veronesi Holding - ha totalizzato 152 milioni (+32%) e l’Ebit 60 (+135).

L’utile prima delle imposte è stato di poco superiore ai 52 milioni. Gli investimenti, nel corso dell’anno fiscale, sono stati di 56 milioni e altri 90 sono in piano nel 2015.

All’estero le vendite di Aia, Negroni e Veronesi (mangimi) sono aumentate di 15 punti, piazzandosi oltre i 424 milioni.

Aia ha fatto registrare un rafforzamento nel proprio ruolo di leader del comparto avicolo, con aumenti nelle carni fresche, negli affettati ed elaborati e nei wurstel (Wudy).

Negroni, dal canto suo, ha vissuto un ottimo anno specialmente oltre confine, dove fattura ormai il 46% del totale: le vendite sono salite ancora di 8 punti.

I mangimi infine - 3,1 milioni di tonnellate -, hanno evidenziato una crescita produttiva nell’ordine del 2,5 per cento.

Nella lettera che accompagna il bilancio, il presidente, Bruno Veronesi (nella foto), scrive che “nonostante le difficoltà e le incertezze che continuano a caratterizzare l'economia mondiale, le performance positive del gruppo, raggiunte grazie a sempre più chiare e definite strategie e a efficaci programmi operativi, ci consentono di guardare al futuro con motivato e prudente ottimismo.

“Continuiamo, e continueremo, a crescere e a raggiungere traguardi – conclude - con un modello di business sostenibile e profittevole. Baseremo il nostro sviluppo sui valori d'innovazione e di alta tecnicità, con un focus particolare su diversificazione e innovazione”.