Granarolo, forte di più di un miliardo di fatturato, potenzia l’offerta di prodotti naturali e biologici acquistando - in parte sotto forma di aumento di capitale e in parte di acquisto di azioni - il 60% di Conbio, azienda con una vasta gamma di alimenti gastronomici vegetali, interamente biologici.

Questo mercato – si legge in una nota - è cresciuto, negli ultimi 5 anni, del 240%, passando dai 130 milioni di euro del 2010 ai 318 del 2015, per attestarsi oltre i 600 milioni nel 2020. Nello specifico la gastronomia vegetale è passata da 11 a 79 milioni.

“La nostra linea ‘Granarolo 100% Vegetale’, lanciata a inizio dell’anno scorso – spiega il presidente, Gianpiero Calzolari - ha realizzato, solo nel 2015, oltre 14 milioni di euro di fatturato. In particolare è il comparto dei prodotti gastronomici, in cui Conbio è specializzata, ad avere beneficiato della variazione più rimarchevole. Secondo le previsioni arriverà, infatti, a occupare quasi un terzo del mercato vegetale complessivo, trainandone la crescita”.

Soddisfazione anche in casa Conbio: “L'ingresso di Granarolo - spiega Paolo Franceschini, da oltre 15 anni alla guida dell'azienda - apre nuove prospettive, contribuendo alla crescita del settore. Nel diventare parte di un grande gruppo italiano siamo certi di dare un significativo impulso allo sviluppo di un progetto di ampio respiro, orientato alla filosofia del 100% vegetale”.

Conbio di Sant’Arcangelo di Romagna (Rimini) è il quarto player italiano nel mercato gastronomico vegetale dei prodotti da banco frigo, con una quota del 6,1% sul totale del comparto e ricavi di 12 milioni di euro. L’azienda, attiva anche nel mondo delle private label, ha una gamma che spazia dalle creme spalmabili, ai burger, dagli alimenti a base di seitan, tofu e tempeh (un derivato della soia), ai ragù, per arrivare alle zuppe e ai piatti pronti.