Gruppo Campari espande ulteriormente la propria presenza all’estero, dove già realizza l’80% delle vendite, e acquisisce, in Messico, le partecipazioni di controllo di Licorera Ancho Reyes e di Casa Montelobos. Le due società sono rispettivamente proprietarie dei brand super premium Ancho Reyes e Montelobos mezcal.

Ancho Reyes è un liquore naturale, ottenuto dalla lavorazione di peperoncini di tipo ancho e poblano, coltivati nel suolo vulcanico di Puebla. Montelobos è un mezcal, distillato alcolico ricavato dalle piante di agave. La sua produzione può essere considerata quasi completamente artigianale, caratteristica alla base del posizionamento di prezzo, tipicamente premium.Entrambi sono particolarmente adatti alla preparazioni di cocktail.

Il liquore è attualmente esportato in oltre 50 nazioni e gli Stati Uniti rappresentano il mercato a maggiore potenziale: il valore delle vendite al dettaglio di mezcal è sostanzialmente decuplicato negli ultimi 10 anni, mostrando una performance molto superiore a quella dei volumi, a testimonianza di un trend che premia la fascia alta dell’offerta.

Nel solo bacino statunitense le vendite a valore di mezcal hanno registrato un tasso annuo di crescita composto (Cagr) del 30,4% nel periodo 2008-2018, che si confronta con un Cagr del 24,1% a livello globale nello stesso periodo.

Nel 2018 il mercato principale per Ancho Reyes e Montelobos è rappresentato proprio dagli Usa, con vendite pari al 66,4% del totale. Messico, Regno Unito e altri Paesi formano la parte restante.

Sempre lo scorso anno le vendite nette relative ai due brand sono state complessivamente pari a 7 milioni di dollari (circa 6 milioni di euro), escludendo le sinergie distributive. I due marchi hanno registrato complessivamente un Cagr del 53,7% nel periodo 2016-2018.

Il prezzo totale dell'acquisizione, per il 51% delle due società, è pari a 35,7 milioni di dollari (corrispondenti a 32,7 di euro). L’operazione sarà finanziata interamente con mezzi propri e perfezionata entro la fine del 2019. In base all'accordo le rimanenti quote del capitale azionario delle due aziende sono soggette alle classiche opzioni reciproche call e put, che potranno essere esercitate dal 2024.

Campari ha chiuso l’anno fiscale 2018 con vendite nette di 1.712 milioni di euro (+5,3% di crescita organica) e un’incidenza dell’estero di poco inferiore all’80 per cento.