Dopo aver anticipato il Natale, decorando le vetrine già alla fine di ottobre, l’ultima misura della capitale britannica contro la crisi economica consiste nell’anticipare l’orario di apertura.

Secondo una ricerca di AlixPartners, l’attuale crisi finanziaria influirà in maniera significativa sulla propensione all’acquisto dei consumatori americani in occasione del Natale 2008, un periodo chiave per i conti economici dei retailer.

Si tratta del primo punto vendita aperto dalla catena britannica fuori dal Regno Unito: un supermercato di 55mila metri quadrati all’interno del Dubai Mall, uno dei più grandi centri commerciali del mondo.

Uno dei nomi storici della grande distribuzione britannica, attivo da quasi un secolo, va in amministrazione controllata.

Nel terzo trimestre 2008, il colosso della detergenza ha messo a segno una crescita del 13% del fatturato netto, che raggiunge 1,6 miliardi di sterline.

Nei primi nove mesi del 2008, i profitti netti del retailer croato, che fa parte del gruppo agroalimentare Agrokor, hanno toccato i 222,7 milioni di kune - circa 30,93 milioni di euro -, con un incremento del 101,2% rispetto allo stesso periodo del 2007.

Takashimaya, la terza catena di grandi magazzini del Paese, e H2O Retailing, la quinta, hanno annunciato l’intenzione avviare il processo di fusione delle proprie attività.

Per snellire le operazioni di cassa, il gigante dell’arredamento ha introdotto nei punti vendita tedeschi una soluzione innovativa: la firma digitale.

Nel mese di ottobre, le vendite consolidate del retailer finlandese hanno ottenuto una crescita del 27% arrivando a toccare i 224 milioni di euro.

Nei primi nove mesi del 2008 le vendite del gruppo tedesco hanno ottenuto un incremento del 7,1% arrivando a 47,8 miliardi di euro.

La principale industria latteo-casearia croata, appartenente al gruppo francese Lactalis, ha sottoscritto un accordo di collaborazione con Albi Commerce, uno dei principali distributori del Kosovo.

L’assemblea generale degli azionisti della società Campofrío Alimentación e quella dei soci di Groupe Smithfield Holdings hanno dato via libera alla fusione tra eguali delle due aziende.

Grazie ai segnali di ripresa delle vendite nel mercato francese, il numero due mondiale della distribuzione dovrebbe chiudere l’anno fiscale con un +7% nel giro d’affari a tassi di cambio costanti.

Cresce del 2,5% in totale ma il suo giro d’affari varia da Paese a Paese e non sempre è in aumento.