L'acquisizione da 3,8 miliardi di dollari di Reebok da parte di Adidas si sta rivelando più difficile del previsto.

La quota di Adidas è scesa del 6%, dopo che la seconda compagnia di abbigliamento sportivo dopo Nike ha abbassato il suo target di profitto per l'anno prossimo, per rimettere in sesto Reebok.

Gli ordini arretrati di Reebok - un indizio importante per le vendite future - sono calati del 16% nel terzo trimestre.

“Sicuramente c'è molto lavoro da fare alla Reebok”, ha annunciato Herbert Hainer, amministratore delegato di Adidas.

L'acquisizione di Reebok è stata vista come rischiosa da molti nel settore dell'abbigliamento sportivo, perché la performance finanziaria della compagnia statunitense era molto più debole di quella di Adidas.

Adidas inoltre ha una storia di alti e bassi per quanto riguarda i rilevamenti, da quando non è riuscita a rimettere in sesto la compagnia francese Salomon, poi venduta, mesi prima degli accordi con Reebok.

Gli investitori speravano che il rilevamento di Reebok avrebbe permesso al gruppo tedesco di ridurre o annullare la distanza con il leader di mercato Nike, specialmente negli USA.

L'andamento di Adidas in questi ultimi anni è stato positivo, anche grazie ai grandi eventi sportivi come le Olimpiadi e il campionato mondiale di calcio. Adidas ha riferito di aspettarsi un incremento nei profitti dell'anno prossimo solo del 15%, contro il 20% precedente, perché ha investito 50 milioni di euro extra in Reebok (64 milioni di dollari).

Adidas ha reso noto che, nonostante la delusione per Reebok, la compagnia prevede ancora un anno record per il 2007, sia nelle vendite, sia nei profitti, con tassi di crescita a doppia cifra.