Secondo due quotidiani belgi Delhaize starebbe per assorbire Ahold, non ancora uscito dalla crisi che lo ha colpito per falso in bilancio del suo settore americano. Alla testa del nuovo gruppo dovrebbe porsi Pierre-Olivier Beckers, proprietario e pdg del gruppo Delhaize.

I due gruppi hanno in comune una caratteristica: i due terzi delle loro vendite sono realizzate negli Stati Uniti. Delhaize è presente in Usa soprattutto al centro e al sud-est con le insegne di supermercato Food Lion (1.217 punti vendita), Harveys (67 punti vendita) e Hannaford (145 punti vendita), mentre Ahold vi opera nel nord-est con le insegne, anch’esse di supermercati, Stop&Shop, Giant-Landover e Giant Carlkisle.

Delhaize è il 31° distributore alimentare mondiale con 18.627 milioni di euro di fatturato 2005, dei quali l’89% realizzati all’estero, 2.565 punti di vendita alimentari e 137.911 dipendenti. Nel 1° semestre di quest’anno ha presentato un aumento dell’utile netto del 21,4% sullo stesso periodo del 2005, delle sue azioni del 20,3% e del giro d’affari del 9% (9,7 miliardi di euro). Si prevede che l’aumento del giro d’affari sarà, nel 2006, del 4,5-5,5%, contro le previsioni del 4-5%.

Ahold, invece, è il 5° gruppo alimentare mondiale: ha fatturato nel 2005 44.496 milioni di euro, dei quali il 90% all’estero, conta 4.072 punti di vendita e 231.003 dipendenti. Nel 2° trimestre di quest’anno ha presentato un utile netto di 219 milioni di euro (+59% sullo stesso periodo dell’anno precedente), di gran lunga superiore i 173 milioni previsti dagli analisti, nonostante il forte aumento dei costi energetici. Il giro d’affari del 2° trimestre è stato di 10.447 milioni, praticamente immutabile nei confronti dei 10.447 milioni dello stesso periodo del 2005.

Un apporto importante agli utili è venuto dalla filiale olandese Albert Heijn (giro d’affari di 1.700 milioni, con un aumento dell’8,5%). Un buon contributo hanno dato anche le filiali americane: Giant-Carlisle ha diminuito il suo giro d’affari del 3,9% (a 1.400 milioni di dollari), ma aumentato del 9,3% il suo utile (a 1.400 milioni di dollari); Shop&Stop ha aumentato il giro d’affari dell’1,3% a 3.900 milioni di dollari. Il guadagno per azione è di 0,14 euro, in aumento del 75% nei confronti dello 0,08 del secondo trimestre 2005.