Carrefour applica per la prima volta in Francia e in Europa la tecnologia blockchain a una filiera emblematica per il gruppo, il pollo d’Alvernia Filiera Qualità Carrefour, un prodotto di fattoria, nutrito senza Ogm, privo di antibiotici, allevato all’aria aperta e coperto da Igp, che determina vendite pari a 1 milione di capi all’anno.

Da qui il big francese estenderà la tracciabilità totale anche ad altre 7 merceologie: uova, formaggi, latte, arance, pomodori, salmone e hamburger.

La blockhain si basa su insieme di dati informatici ad alta protezione e inviolabili, che archiviano tutte le notizie sul prodotto, permettendo a ogni attore della catena di fornitura di visualizzare le informazioni di tracciabilità di ogni lotto: data e luogo di produzione, allevamento, circuito distributivo, eventuali trattamenti e molto altro.

I benefici sono davvero molti e consentono, alle aziende e ai distributori, di valorizzare al meglio la propria offerta.

Il consumatore, grazie al QRCode presente in etichetta può accedere con il proprio smartphone a tutto il ciclo di vita dell’alimento, dalla fase produttiva fino allo scaffale.

Nel caso del pollo di Alvernia le notizie vanno dal luogo e metodo di allevamento, al nome dell’allevatore, all’alimentazione ricevuta (cereali e soia non Ogm), alla garanzia sull’assenza di antibiotici, al luogo e alla data di abbattimento…

Laurent Vallée, segretario generale e responsabile qualità e sicurezza alimentare del gruppo, fa notare come anche questa importante tappa rientri nel programma fissato dal presidente, Alexandre Bompard, che prevede che Carrefour sia la guida della transizione alimentare verso i nuovi stili di vita e di consumo: “La blockhain applicata al food garantisce un livello di trasparenza e di tracciabilità veramente completo. È una ‘prima’ europea e anche un traguardo molto significativo”, considerato anche che ogni giorno, nel mondo, entrano dal Carrefour ben 13 milioni di clienti di 30 Paesi.