Starbucks aveva già iniziato a testare le bevande alcoliche nel 2010 in uno dei suoi punti vendita di Seattle. Il programma pilota è stato poi ampliato ad altre 25 caffetterie e ora sarà esteso a migliaia.
Per crescere l’insegna punta forte sui mercati orientali, così da bilanciare il rallentamento delle vendite negli Stati Uniti. In India e Cina l’offerta sarà affidata prevalentemente al tè, la cui scelta in casa Starbucks si arricchisce con il «chai Oprah Winfrey», un gusto messo a punto dalla regina del piccolo schermo. Per ogni «chai-Oprah» venduto, la catena devolverà parte degli introiti alle iniziative della star a per i giovani.
L’azienda scommette anche sul mobile, la cui crescita sembra irrefrenabile. Le transazioni da cellulare o altri dispositivi mobili rappresentano il 14% delle vendite nei negozia americani, con 5 milioni di operazioni a settimana.