Il Gruppo Gabrielli, una delle più importanti realtà della grande distribuzione nel centro Italia ha archiviato il 2011 con un fatturato complessivo pari a quasi 588 milioni di euro. Uno degli obiettivi principali dell’azienda per il 2012 è lo sviluppo della rete attraverso nuove aperture concentrate soprattutto nell’ambito di supermercati e vicinato, mentre le inaugurazioni di superstore e superfici di maggiori dimensioni sono rimandate ai primi mesi del 2013.
I punti vendita all’attivo sono attualmente 168 dislocati tra Marche, Abruzzo, Umbria, Molise e Lazio. Proprio in quest'ultima regione, sin da quest'anno, si concentreranno i progetti di espansione di Gabrielli: l'incremento del numero dei negozi passerà infatto dagli attuali 25 a 46 con un'incidenza sul totale pari al 15%. L'azienda continua a rosicchiare quote di mercato ai big – cooperativi e non – con una strategia basata su partnership con imprenditori locali e la multicanalità spinta, dalle insegne Tigre e Tigre amico ai 13 (14, con l'imminente apertura a Teramo) superstore Oasi.
La crisi si è comunque fatta sentire: il fatturato ha segnato un 6% in più rispetto ai 556 milioni del 2010, perché a parità di superfici la dinamica è stata del +2% nei superstore e di -0,5% per supermercati e superette, pur a fronte di un aumento complessivo del 2% delle quantità vendute. Lo scontrino medio è sceso così come la capacità di spesa, ma ciò non ha portato a ridimensionare i piani di sviluppo.
Nel corso del 2011, infatti, l’ammontare degli investimenti effettuati dal Gruppo è stati pari a 15.540.000 euro. Lo sviluppo è stato caratterizzato anche da un aumento consistente dei livelli occupazionali che hanno raggiunto complessivamente le 2.450 unità e di questi 1.750 sono addetti diretti e 700 indiretti. Alla fine del 2012 i dipendenti secondo le previsioni diventeranno complessivamente 2.570 unità e di questi 1.820 saranno lavoratori diretti e 750 indiretti.