Ipo Ovs ai nastri di partenza: decolla oggi, 16 febbraio, l’Opvs del gruppo, per terminare il 24 e per dare il via all’entrata in Piazza Affari, il 2 marzo.

In totale l’offerta è di 101 milioni di azioni, ossia un flottante pari al 44,5%, a un prezzo che va da un minino non vincolante di 4 euro a un massimo, vincolante, di 5,4 euro per titolo. Qualora venisse esercitata integralmente la cosiddetta “opzione greenshoe” la parte di flottante potrebbe però lievitare fino al 49,3 per cento.

Solo 10 milioni di azioni sono destinate al pubblico. I restanti 91 sono riservati ai grandi investitori italiani e stranieri, con alcune limitazioni per gli Usa.

Al termine l’attuale azionista unico, Gruppo Coin, rimarrà comunque in maggioranza, con una quota del 55,3 per cento.

Si stima che il ricavato totale derivante dall’Opvs sarà di circa 530 milioni, che, come più volte annunciato dall’amministratore delegato, Stefano Beraldo, saranno destinati allo sviluppo rete, un progetto rafforzato dai positivi andamenti delle vendite nel bimestre novembre-dicembre (+6,3%).

Ovs, riferisce l’agenzia Reuters, “ha chiuso i primi nove mesi al 31 ottobre 2014 con una perdita di 20,3 milioni e un giro d'affari di 876,8 milioni, in aumento di 60,8 milioni rispetto allo stesso periodo dell'anno prima. All'interno del prospetto è indicato che, anche se la società dovesse conseguire utili in futuro, non si può affermare se e quando potranno essere effettuate distribuzioni a favore degli azionisti. Nell'esercizio chiuso al 31 gennaio 2014 i ricavi consolidati sono stati pari a 1,136 miliardi e la perdita è stata di circa 10 milioni”.

 

Stefano Beraldo ha anticipato che il bilancio 2014 segnerà il ritorno all'utile.