Un anno impegnativo, quello descritto dall’esercizio chiuso il 31 luglio 2014, approvato dall’assemblea dei soci di Collis Veneto Wine Group, il consorzio di secondo grado nato da Cantina di Colognola ai Colli e Cantine dei Colli Berici, e che si caratterizza per una lieve contrazione del fatturato (-3,5%) rispetto al precedente esercizio.

Con un fatturato di 75.086.535 euro e un utile netto di 882.877 di Euro, il bilancio 2013-2014 registra un +3,8% del margine operativo lordo (Ebitda) che raggiunge i 4.936.835 euro, pari al +6,5% sul fatturato, e un patrimonio netto in crescita del +3,3%, che raggiunge i 26.667.709 euro, contro i 25.812.000 dell’anno precedente.

Il bilancio consolidato Collis-Riondo evidenzia un utile di 1.020.434 euro, con un decremento rispetto al precedente esercizio del 5,6%, mentre cresce il margine operativo lordo dell’1,8%, con 7.523.281 euro.

La moderata flessione del fatturato, che rallenta un processo di crescita ininterrotto dal 2008, anno di nascita del consorzio, è stata generata da un anno di generale pesantezza a livello internazionale, a causa di una produzione europea più elevata e della conseguente generalizzata riduzione dei prezzi di vendita.

«La contrazione del fatturato è avvenuta a fronte di un aumento delle giacenze a magazzino, poiché abbiamo puntato alla tutela della redditività dei nostri soci conferitori – afferma Giancarlo Lechthaler, direttore generale -, evitando di procedere a svendite del prodotto. Infatti siamo riusciti a garantire una sostanziale tenuta del liquidato, che supera i 56 milioni di euro. I 150.000 ettolitri di maggiore giacenza rispetto all’anno precedente non ci preoccupano, specie alla luce di una vendemmia 2014 a dir poco anomala».  

I canali commerciali, grazie ai quali la produzione dei 3000 soci conferitori arriva sul mercato, sono quelli delle aziende partecipate del Gruppo, ovvero la controllata al 100% Cantine Riondo, che svolge l’attività di imbottigliamento e commercializzazione vini, insieme a Casa Vinicola Sartori e Cielo e Terra, che insieme hanno ricoperto il 44,8% del fatturato. Seguono le vendite all’ingrosso, con il 33,8%, i 21 punti vendita, con il 12,1%, e l’estero, con il 9,3%, principalmente Germania, Regno Unito e Francia.

I negozi diretti sono distribuiti strategicamente tra Veneto e Lombardia.  La vendita al dettaglio costituisce un canale importante che può raggiungere direttamente i clienti "dalla produzione fino alla tavola" offrendo prodotti di qualità a prezzi vantaggiosi.

Gli investimenti hanno toccato i 2 milioni di euro, sempre orientati a mantenere efficienti i fabbricati e moderna la tecnologia impiegata nei processi di lavorazione degli stabilimenti produttivi.

Nella vendemmia 2013 sono state prodotte uve di qualità eccellente, toccando le 124.130 tonnellate, un quantitativo che si allinea ai valori produttivi medi degli ultimi anni, di cui il 31% destinato a vini da tavola e il 69% a Doc e Igt. Le giacenze a fine esercizio ammontano a 410.000 ettolitri di vino, e sono frutto di un'oculata gestione delle scorte in funzione dei migliori prezzi ottenibili dalle vendite del prodotto a magazzino.