Barilla ha scelto un percorso di crescita in cui l’espansione economica deve essere rigorosamente accompagnata da una maggiore attenzione nei confronti della sostenibilità. Nel 2013 i volumi di prodotto finito sono aumentati del 4%, mentre i consumi di anidride carbonica e di acqua sono calati rispettivamente del 27 e 25% rispetto al 2008. Il gruppo sta lavorando per ridurre ulteriormente l’impatto ecologico. Secondo le previsioni, infatti, nel 2020 i consumi sopracitati saranno diminuiti del 30% rispetto a quelli del 2010.


L’azienda si muove anche sul fronte della logistica, con il progetto della costruzione di una rete ferroviaria per collegare la casa madre con la linea Tav e la stazione di Parma. Il piano, approvato di recente, è volto a spostare il grosso delle merci trasportate dai camion ai treni, con un risparmio di circa un milione di euro l’anno, che consentirà di recuperare rapidamente la spesa iniziale di 2,3 milioni di euro, e permetterà allo stesso tempo di contrarre del 60% le emissioni di CO2.


In questa stessa direzione vanno tutti gli ultimi investimenti dell’azienda, dal magazzino super automatizzato da poco impiantato a Parma, i cui carrelli a guida laser garantiscono recuperi sui costi energetici, agli studi sperimentali sulla filiera del grano duro.