La mission che persegue, grazie alla sua visione internazionale, è rendere accessibile a chiunque una serie di articoli mantenendone il gusto originale, come accade per il caffè solubile al Ginseng. Andrea D'Amaro, Chief Executive di King Cup Italia ci spiega la strategia e gli obiettivi che la società si pone per i prossimi 3 anni.

Come è nata l’idea di vendere caffè al ginseng?
Mi occupo di distribuzione da 30 anni e questa idea nasce dal fatto che siamo stati i primi in Italia a vendere il caffè al ginseng nel 2005, quando questo prodotto era letteralmente sconosciuto nel mercato non solo italiano, ma anche europeo. Il nostro punto di forza sta nel dare al consumatore un prodotto al ginseng puro, estratto dalla radice, tenendo conto che la concorrenza oggi in Italia vende il prodotto con aromi o polveri di ginseng, che dà semplicemente il gusto e non ha nulla a che fare con quello originale. Oltre a produrre in Malesia abbiamo deciso di dare ulteriori plus, ad esempio togliere i grassi idrogenati, notoriamente dannosi per la salute ed avere un prodotto 100% gluten free.

Quale è stata la risposta della distribuzione a un prodotto come il vostro, con caratteristiche premium?

I buyer, da un lato, sono alla ricerca di prodotti da prezzo, dall’altro è anche vero che sono alla ricerca di prodotti che abbiano due caratteristiche fondamentali: innovatività vera, valore aggiunto e marginalità. Caratteristiche che il nostro prodotto centra perfettamente. Siamo inoltre molto competitivi sul prezzo, anche perché abbiamo scelto una politica di marginare “giusto” che punta alla qualità del prodotto e al fatto che il consumatore si gratifichi. Direi, quindi, più che una risposta positiva da parte della distribuzione alla nostra proposta. A oggi siamo presenti nelle seguenti insegne: Finiper, Bennet, Il Gigante, Aspiag, Agorà, Unes, Conad Centro Nord, Alfi, Coop Consorzio Nord Ovest, Punto Lombardia e Carrefour.

Quali sono i vostri obiettivi di business?
Il nostro obiettivo, vista l’esperienza fatta prima, per i prossimi 2-3 anni in Italia è di arrivare a 4 o 5 milioni di fatturato. In prospettiva, l’idea è di esportare il prodotto all’estero visto che il marchio è nostro ed il nostro packaging parla 4 lingue. Al momento siamo presenti in Migros Ticino e Coop Svizzera. In Italia il mercato c’è già, mentre all’estero lo stiamo creando  ma crediamo che il nostro prodotto possa avere successo anche oltre i confini nazionali: per la sua composizione solubile e il gusto potrebbe essere in linea con le tendenze europee. Per questo abbiamo partecipato alla fiera ISM di Colonia, riscontrando un ottimo interesse. Parteciperemo anche alla fiera IFE di Londra a fine Marzo e saremo presenti ad Anuga 2015. Inoltre, grazie alla fiducia che la distribuzione ci ha riservato, oggi possiamo dire di aver allargato gli item. E’ imminente l’uscita delle capsule compatibili Nespresso, prodotto su cui puntiamo molto, considerato che non esistono in commercio capsule compatibili Nespresso con una miscela simile alla nostra. Non è detto, inoltre, che a breve non possa essere lanciata una cioccolata caffè al ginseng ed un cappuccino caffè al ginseng, sempre con i nostri plus: ginseng vero, prodotto senza glutine, senza grassi idrogenati.

Altri prodotti, quindi?
Sì. Partendo dal ginseng, che rappresenta il core business, si può allargare la gamma con tutta una serie di bevande solubili a base ginseng.

Se domani un retailer si dimostrasse interessato a un vostro prodotto, sareste disposti anche a una produzione a marchio d'insegna?
Sicuramente ci abbiamo pensato. La distribuzione che prende oggi in esame una private label mi insegna che il mercato deve essere adeguato in termini di dimensioni e sviluppo e deve avere una quota significativa. Il mercato del ginseng in Italia è ancora in fase di lancio perché ha appena 10 anni di vita. Ci attestiamo dai 12 ai 14 milioni di euro totale Italia. Ma ha grosse prospettive di sviluppo. Basta pensare che vi è entrata una multinazionale come Nestlé. In prospettiva saremmo certamente interessati a collaborare con i retailer nella produzione a marchio, l’importante è che il distributore condivida i plus che noi abbiamo rispetto ai competitor.

Come sosterrete il vostro prodotto a livello di marketing?

Sicuramente anche questo aspetto non è stato sottovalutato. Chiaramente oggi l’obiettivo principale è quello di distribuire il prodotto nel maggior numero di punti vendita possibili. L’altra leva è quella di far sì che maggior consumatori prendano il nostro prodotto a scaffale, tramite il volantino ed i cut price che la distribuzione ci mette a disposizione. Per il resto, contiamo di puntare su in store promotions che prevedano la degustazione con delle hostess. Investiamo inoltre sulle riviste di settore come Cotto e Mangiato, Gusto Sano e Celiachia Oggi. Abbiamo partecipato a diversi tuor estivi ed invernali che ci hanno offerto la possibilità di dare visibilità al Brand, potendo omaggiare il consumatore di sampling e poter offrire il nostro prodotto.
Per ultimo, le nostre pagine social e la nostra pagina web sono costantemente aggiornate su tutte le attività che svolgiamo. E’ un modo per comunicare direttamente con i nostri clienti followers ed il riscontro è sempre più positivo.

 

Per info: www.kingcupcoffee.com