Cuore della “piazza” è il superstore Coop, 2500 mq e 40 addetti su due livelli: il primo dedicato a un viaggio nella storia del gruppo e all’evoluzione del retail, dal Medioevo al futuro prossimo, il secondo alla vera e propria vendita di prodotti (oltre 15.000) suddivisi in 5 filiere.

Molte le soluzioni, realizzate con tecnologie già oggi disponibili, orientate a una vera e propria navigazione nell’origine e nei percorsi dei diversi alimenti: basta toccare le singole merceologie per ottenere, tramite la “realtà aumentata”, tutte quelle notizie che non trovano posto in una normale etichetta.

Segue una libreria, con 5.000 titoli a rotazione, attrezzata di schermi per interagire con le opere, stabilire correlazioni con altri contenuti, ma anche acquistare.

Affascinate l’Exhibition Area, di 250 mq, che apre una serie di finestre sul cibo oltre il 2050, anno al quale si “ferma” il supermercato.

Nel futuro ci vorranno cibi sostenibili e bisognerà imparare a nutrire bene il Pianeta, sempre più popolato. Ecco allora venirci in soccorso le “fattorie del mare”, ma anche 1.900 specie di insetti dai quali ottenere, con tecnologie semplici e poco costose, proteine, fibre, acidi grassi, oligoelementi.