Lo riporta, tra le altre fonti, l’agenzia Reuters: "Tutte le opzioni sono aperte: potrebbe essere una vendita strategica, una vendita a un altro private equity o una Ipo. Non abbiamo ancora deciso - ha dichiarato Strathopulos -. Coin potrebbe essere una buona possibilità per una società intenzionata a entrare in Italia dal momento che è il maggiore operatore di department store del Paese".

In effetti, a luglio 2014, in vista dell’ingresso in Piazza Affari, poi spostato a febbraio 2015 per le avverse condizioni del mercato azionario, l’insegna di punta – con i suoi circa 100 punti di vendita, attivi in 14 Regioni, compresi i 3 megastore Excelsior (di Milano, Roma e Verona) – era stata scorporata dalle consorelle Ovs, Ovs Kids, Upim, Blukids, che hanno dato vita, a loro volta, a una nuova società per azioni.

Anche Stefano Beraldo, che resta amministratore delegato del gruppo, ha recentemente dichiarato che, da ora in poi, la sua attività si focalizzerà su Ovs: "Sono vicepresidente – ha però precisato - e quindi rimango in consiglio di amministrazione a sorvegliare. Molte società non hanno l'amministratore delegato".