Gli effetti, sarebbero pesantissimi, come mostrano le proiezioni di Ref Ricerche, elaborate per conto dell’associazione delle industrie di marca: - 1,8% sui consumi delle famiglie, +2% di contributo inflativo, -0,8% di contrazione addizionale del Pil, 150.000 posti di lavoro a rischio.

Il gettito da Iva, con l’innalzamento delle aliquote, dovrebbe fruttare, a regime, ossia nel 2018, 21,4 miliardi. Ma a che prezzo? E soprattutto fino a quando si può pretendere uno sforzo sempre maggiore da un Paese già impoverito?

Ecco il commento che ieri Luigi Bordoni, presidente di Centromarca, ha rilasciato al quotidiano “Il Messaggero: «Se applicata concretamente, la clausola di salvaguardia contenuta nella legge di Stabilità avrebbe effetti drammatici sul comparto dei beni di consumo.

“Auspichiamo che il Governo – ha proseguito Bordoni -, visto il preoccupante andamento della domanda interna, non metta in atto nuovi provvedimenti di tassazione dei consumi, che indebolirebbero ulteriormente il potere d'acquisto delle famiglie, prospettando un aggravamento della recessione».