A cedere il pacchetto di maggioranza è la famiglia Fontana, proprietaria di Salov. I Fontana resteranno comunque in azienda in posizione di socio minoritario. Sagra e Berio, sommati, valgono un fatturato di 330 milioni di euro, nei segmenti dei prodotti di oliva e di semi. Attualmente le esportazioni raggiungono una sessantina di Paesi nel mondo.

Una nota ufficiale dell’acquirente, assicura che la produzione rimarrà nella nostra Penisola: "Il nostro obiettivo, si legge, è di mantenere l’identità e la tradizione italiane di Salov, così che possa rimanere fedele alla propria missione di selezionare, produrre e distribuire la migliore qualità di olio nel mondo, mantenendo la produzione in Italia.

“L'accordo che abbiamo siglato – continua il comunicato - proietta l'azienda verso un'ulteriore fase di sviluppo, grazie alle opportunità di crescita rappresentate dal mercato cinese e al possibile consolidamento in quei mercati dove l'azienda ha già una stabile e consistente presenza. Tutto questo unitamente al mantenimento del forte presidio del mercato italiano, primo al mondo per il consumo di olio d'oliva. Questo ci consente fin d'ora di garantire a tutti i dipendenti Salov una nuova fase di sviluppo con ottime prospettive di crescita”.