La convenienza non è certo di casa in terra elvetica, dove i beni di consumo costano di più che nei Paesi confinanti: Germania, Austria, Francia e Italia, anche se, come vedremo, il nostro Paese non è certo un buon modello. Un identico paniere di prodotti da Migros e Coop Suisse costa rispettivamente il 32% e il 33% in più che non da Kaufland, il distributore tedesco meno caro.

Ancora maggiore la differenza con il mercato francese, dove Carrefour costa meno del 36% rispetto a Migros e meno del 37% nel paragone con Coop Ch. Sono invece più ridotti gli scarti registrati con l’Austria e – soprattutto, a sorpresa – con l’Italia.

A riferirlo è Barometrodeiprezzi.ch, che constata che le differenze tra il mercato svizzero e quello italiano, come in occasione di precedenti rilevamenti, risultano relativamente limitate. Rispetto a Bennet - il più conveniente nella fascia di confine con il Ticino – Denner è più caro del 6% e Coop Suisse del 12 per cento.

Colpa, probabilmente, della moneta locale. Nonostante le recenti notizie sull’eventuale applicazione da parte della Banca Nazionale Svizzera di tassi d’interesse negativi abbiano provocato uno scossone sulla moneta elvetica, il franco si mantiene infatti su livelli sostenuti, e un euro si cambia costantemente a 1,20 franchi. Anzi le decisioni di Zurigo sembrano proprio dovute alla volontà di salvaguardare la propria divisa.