Essere Benessere, l’insegna che fra le altre cose aveva creato nel 2012, dalle ceneri di Blockbuster Italia un’importante catena di city store – convenience aperti con orari molto prolungati e con un assortimento formato soprattutto da un reparto grocery e da parafarmaci – ha ottenuto, dal Tribunale di Milano la proroga, fino al 2 maggio 2015, per il deposito della proposta concordataria e del relativo piano.

“Alla luce dell’evoluzione registrata nelle ultime settimane, la società sta valutando, sotto il controllo degli organi della procedura, offerte per l'acquisto di propri asset, ai fini del miglior realizzo da destinare ai creditori sociali e ai fini della miglior tutela possibile dell’azienda e dei posti di lavoro”, si legge nel comunicato ufficiale.

Purtroppo non è servita l’ammissione, in estate, al Marché Libre di Parigi. Il 30 dicembre il gruppo comunicava che “a seguito di problematiche insorte successivamente all’ammissione al Marchè Libre, e nonostante il puntuale e integrale impiego delle risorse che ne sono derivate, non è stato possibile per la società dare sufficiente impulso al processo di ripresa commerciale.

“Il fatturato di 12 mesi al 30 novembre, pari a 24,7 milioni di euro non ha raggiunto livelli idonei ad abbattere gradatamente l’esposizione debitoria preesistente, che a oggi è pari a 25 milioni di debito bancario riscadenziato a 5 anni, 6,4 milioni di debito verso fornitori riscadenziato e 8,9 milioni di debito verso fornitori scaduto”.

Secondo i dati resi noti in agosto, Essere Benessere Spa ha una rete di 55 farmacie in franchising e full management; 26 corner negli ipermercati; 7 parafarmacie; 53 City Store.