E Aeon, che fra le altre cose ha rilevato tempo fa le attività locali – nel Sol Levante prima e in Malesia poi – di Carrefour, vuole dire 168 centri commerciali, 611 punti di vendita, 420.000 addetti distribuiti nelle maggiori nazioni dell’Oriente, fra le quali la Cina, e un fatturato superiore ai 47 miliardi di euro.

Inizialmente Picard avrà 10 corner in altrettanti megastore del potente alleato asiatico. L’inaugurazione del primo monomarca, secondo il quotidiano finaziario “Nikkei”, è prevista soltanto nel 2016, ma il pilota giapponese sarà la “testa di ponte” per aggredire l’intero continente.

Un altro fronte caldo è il Belgio. Dopo la quattordicesima inaugurazione, settimana scorsa, a Uccle, un comune da 77.000 abitanti, vicino a Bruxelles, il piano industriale dei francesi prevede 10 opening all’anno per arrivare a una rete di 60 supermercati del surgelato. Il Paese, con un consumo pro capite di 50 kg annui di alimenti sottozero, contro i 35 della Francia e i 15 dell’Italia (fuori casa compreso), si presenta come particolarmente interessante, anche dopo la scomparsa del competitor locale O’Cool.

Picard, nata in Francia ai primi del Novecento come società produttrice e distributrice di ghiaccio, ha iniziato la propria attività di sviluppo di monomarca nel 1974, con la prima apertura a Parigi. Nel 1994 è stata assorbita da Carrefour che le ha permesso di balzare rapidamente a 300 negozi. L’approdo nel Bel Paese risale al 1999, mentre nel frattempo è cambiata anche la proprietà, oggi in mano a un pool di investitori guidati da Lion Capital, fondo specializzato nei beni di consumo, con particolare riguardo all’alimentare, alla cura della persona e alle catene specializzate.