Le associazioni dei consumatori tirano il bilancio su questa prima tornata delle vacanze pasquali che, vista la chiusura delle scuole fino al 27 aprile, si protrarranno ancora per 5 giorni per i più fortunati.

Fortunati che in realtà sono davvero pochi e destinati ad annoiarsi nelle proprie zone di residenza, dato che nelle giornate più “calde”, domenica e lunedì, si sono mossi soltanto il 7,5% degli italiani, pari a 4,6 milioni di persone.

Fatta la croce su vacanze e vacanzine, il risparmio non è stato recuperato nemmeno a tavola.  A farne le spese è stato soprattutto il dolciario, con le vendite di uova e colombe in picchiata del 21,5%.

Rispetto al 2012 infatti - spiega il Codacons - per i consumi alimentari tipici pasquali i cittadini hanno speso nel complesso quasi 200 milioni di euro in meno rispetto al 2012.  Ovviamente a pesare sugli acquisti è stata la crisi economica che ancora imperversa nel nostro Paese e la perdita del potere d'acquisto dei consumatori, che ha modificato le scelte delle famiglie.

Insomma la Pasqua italiana è costata poco meno di 1 miliardo di euro a gran totale, come dire poco più di 16 euro a testa. Decisamente low cost…