Fnac addio. Dopo il lungo processo che ha portato sotto il controllo di DPS Group, socio del Gruppo GRE-Trony, 5 punti di vendita del distributore francese, scompare anche l’insegna, a Milano Via Torino, a Verona e Napoli.

L’acquisizione del marchio francese inizia nel 2013 con un accordo tra le parti che prevede l’affitto dei negozi con vincolo di futuro acquisto. Prende quindi il via, in questo periodo, il processo di cambio di insegna dei negozi Fnac in Trony, che ha molteplici obiettivi: l'uniformità del marchio sul territorio e la maggior riconoscibilità dei valori di DPS, l'ampliamento dell'offerta in segmenti hi-tech di ultima generazione, che sono sempre più di appeal per i clienti, e l'ottimizzazione degli investimenti dal punto di vista commerciale.

I clienti fedelissimi al marchio Fnac non verranno delusi, il cambio di insegna comporterà infatti migliorie in termini di layout e maggiore profondità di assortimento. I nuovi store uniranno il meglio dei due brand: tecnologia all'avanguardia e ampio spazio alla cultura, su Milano e Verona, con continuità al calendario di eventi musicali.

Il primo negozio interessato sarà il flagship store di Milano in via Torino che, in seguito ai lavori di ristrutturazione interna, aprirà i battenti con il nuovo brand il prossimo 14 maggio, con il restyling del piano strada. Sarà poi la volta, il 22 maggio, degli altri due negozi interessati, sempre per i piani strada. Il termine dei lavori di ristrutturazione è previsto entro l’estate 2014, per un investimento totale, comprese le spese di rilancio, che supererà i 3 milioni di euro.

Commenta Yves Di Benedetto, ad di DPS Group: “Il fenomeno di concentrazione che sta attraversando il mercato dell'elettronica di consumo oggi, se da un lato elimina player storici, dall'altro rafforza chi è in grado di attuare cambiamenti coraggiosi e sfidanti. La scelta di mantenere gli addetti alla vendita della gestione precedente è comunque un segnale rassicurante e di attenzione nei confronti della nostra clientela. Abbiamo la necessità di concentrare le nostre risorse e attività su negozi ad altissimo potenziale, e questi punti vendita ne sono esempi eclatanti”.