Il Gruppo, che controlla le catene Md e Ld e si posiziona come terzo player nazionale nel settore discount con 720 filiali su tutto il territorio italiano, ha chiuso il 2014 con una crescita del 10%. Il cavalier Patrizio Podini, presidente di Lillo, ci racconta in anteprima investimenti e progetti in cantiere nell’arco dell’anno.

Come si è chiuso il 2014 per il gruppo Lillo?
Il 2014 potremmo definirlo, in generale, un anno di riflessione per la distribuzione in cui la crisi è arrivata all’apice.
A fronte di questa situazione noi come gruppo Lillo abbiamo registrato una crescita abbastanza importante che si aggira intorno al 10%. Il 2015 è partito in sordina anche se già le avvisaglie che ci arrivano da questo mese di marzo segnano risultati positivi.



Quali sono gli obiettivi di Lillo nel 2015 a livello di sviluppo rete?
Tenga conto che abbiamo appena terminato il processo di fusione con Ld Market. Ci sono voluti complessivamente 15 mesi di lavoro, compresi gli ultimi 2-3 dedicati a mettere a posto l’assetto societario. Questo ha comportato inevitabilmente uno slittamento dello sviluppo rete a cui ci dedicheremo nella fase centrale e di fine anno. Si tratta di un piano di sviluppo molto importante che tra diretti e affiliati conterà circa 35-40 nuove aperture.



A seguito della fusione campeggerà un’unica insegna sui punti vendita?
Ad oggi il gruppo, che conta circa 720-730 punti vendita dislocati su tutto il territorio nazionale, conserva ancora le due insegne distinte. Il marchio Md rimane al Sud mentre al Nord tutte le aperture che abbiamo fatto nell’ultimo scorcio del 2014 e quelle che faremo quest’anno sono/saranno già tutte a marchio MD, i punti vendita preesistenti saranno progressivamente riconvertiti. Giovedì scorso, ad esempio, abbiamo inaugurato a Dalmine uno tra i primi negozi a marchio MD che si trova tra l’altro a poche centinaia di metri dai nostri uffici.



E per quanto riguarda la comunicazione come vi state regolando?
Al momento al nord comunichiamo i due marchi insieme così come a livello radiofonico. Stessa cosa per i volantini promozionali. Ci vorrà ancora un po’ di tempo per utilizzare in tutta Italia il marchio unico.



Che quota di mercato avete dopo la fusione?
Abbiamo circa un 15% del mercato



In che cosa si differenzia la vostra offerta rispetto ai competitor?
Il nostro punto di forza è sicuramente l’assortimento. Nell’arco di un anno abbiamo totalmente ricondizionato l’offerta a marchio privato, apponendo i due marchi sui prodotti (tenendo conto che prima non era presente neanche il marchio MD) e questo ci sta dando dei buoni risultati. A livello di segmenti stiamo ottenendo ottimi risultati dai freschi e dal non food.



Expo 2015 è alle porte. Che cosa ne pensa di questa manifestazione e dei benefici che potrà apportare al nostro Paese?
Dell’Expo si sente parlare molto e ci sono opinioni contrastanti. Io personalmente ritengo che gli effetti che potrà produrre ancora non li conosciamo. Sarà senza dubbio una grande occasione per reclamizzare, informare e spiegare cosa facciamo in Italia per quanto attiene al food e, soprattutto, come lo facciamo. Questo sicuramente porterà a una nomea e a dei risvolti pratici sul piano delle esportazioni che sono già molto importanti. E’ una vetrina che dovrà reclamizzare l’Italia come nazione.



Parliamo di sostenibilità. Avete in cantiere progetti e/o iniziative?
La domanda cade a fagiolo. Le dò una notizia in anteprima. A Gricignano abbiamo appena inaugurato il nuovo deposito centrale dedicato al non food dove confluiranno tutte le merci di importazione che da qui saranno distribuite negli altri siti/depositi che abbiamo in Italia. Si tratta di una struttura estremamente innovativa, che ha una capienza di 7000 palette ed è 100% green sia nel deposito vero e proprio che nella parte superiore dove sono collocati gli uffici. E’ tutto organizzato con lampade a led. L’illuminazione è regolata secondo il flusso e il passaggio dei carrelli e delle persone che si muovono nei corridoi. Dopo 5 minuti in cui non passa nessuno le luci si spengono il che ci assicura un grande risparmio sul costo dell’energia, già di per sé basso consumo grazie al sistema di illuminazione a led. Dato che il tema della sostenibilità ci sta molto a cuore abbiamo recentemente assunto due persone che si dedicheranno allo studio del risparmio energetico di tutto il gruppo e in tutti i negozi da nord a sud. Una volta completata questa fase di valutazione credo nell’arco di qualche mese fisseremo gli investimenti sulla sostenibilità.



State spingendo sull’acceleratore quindi...
Assolutamente sì. Vogliamo crescere e per questo nel 2015 faremo centinaia di nuove assunzioni e realizzeremo investimenti intorno ai 70 milioni di euro tra sviluppo rete, soluzioni per il risparmio energetico, nuove attrezzature avanzate di ogni tipo. Stiamo lavorando molto e ci crediamo quindi grazie a questi investimenti dovremmo raggiungere risultati ancora più positivi di quelli ottenuti negli anni passati.


Stefania Lorusso