Il nuovo progetto di riposizionamento di Todis, marchio di proprietà di Pac2000A-Conad, si focalizza su quattro direttrici principali: revisione della strategia commerciale, nuovo slogan maggiormente incisivo “Buongiorno convenienza”, revisione del design interno del punto vendita con razionalizzazione assortimental, discount di medie dimensioni (1.000-1.100 mq) dotato di ampio parcheggio. L’amministratore delegato Carlo Ricci ci spiega il progetto nel dettaglio.

Dottor Ricci come e quando nasce Todis?
Dal primo discount del mondo Conad, nato nel 1994 con l’insegna Topdì, sono cambiate molte cose. Abbiamo registrato un inizio rapidissimo e di successo, con oltre 50 punti vendita nei primi tre anni e nel 1999 è iniziata la seconda era con una strategia di sviluppo del canale completamente rivista. Dal 1999 la nuova insegna è Todis, di propietà di Pac2000A-Conad con una fase caratterizzata dalla crescita dei punti vendita e del fatturato. A fine 2013-inizio 2014 parte il progetto Todis.3, terza fase del canale discount, con la nuova strategia di posizionamento dell’insegna che abbiamo appena presentato.

Con il format Todis.3 siete entrati in una nuova epoca: qual è stata l’esigenza che vi ha spinto a questo cambiamento?

L’esigenza è quella di rinnovare i metodi, la proposta commerciale, il retail design del punto vendita rendendolo più fresco e più attuale.


Quali sono le principali novità rispetto all’assortimento?
Continueremo a non utilizzare la marca commerciale ma solo la private label. Vogliamo spingere ancora di più su quest’area e quella di trovare tutte quelle leve e soluzioni che ci consentiranno di essere più efficaci dal punto di vista assortimentale. Oggi un prodotto che ruota poco è un costo enorme sia per il magazzino che per il punto vendita. Abbiamo messo in moto dei meccanismi che ci consentono di essere più efficaci e più efficienti nella scelta degli assortimenti.

Quali sono le principali caratteristiche del format da un punto di vista commerciale?
Da un punto di vista meramente commerciale stiamo rivedendo tutta la politica secondo un nuovo paradigma. Oggi partiamo non dagli acquisti ma dalle vendite: i clienti sono il driver degli acquisti e noi fornitori i driver delle vendite quindi abbiamo impostato tutta la politica commerciale seguendo questo paradigma, in apparenza semplice ma che ci ha permesso di mettere in atto una serie di progetti; in primis la revisione e l’ottimizzazione dell’assortimento e degli scaffali con una serie di azioni correlate che comunicheremo ai nostri affiliati attraverso un canale di comunicazione dedicato che teniamo aperto con i punti vendita. Chiaramente si tratta di un processo lungo, articolato perché rivedere un assortimento necessita di un tempo ragionevole di almeno un anno, un anno e mezzo. Abbiamo una serie di aree di lavoro aperte e da cui cominciano a vedere i primi frutti. Bisogna partire dal mercato e da quello che accade sul mercato, da quello che fanno i competitor e da quello che ci chiedono i clienti. E’ da lì partiamo.

Avete elaborato una strategia comunicativa per far comprendere al consumatore l’efficacia di questo nuovo format?
Abbiamo rifatto completamente il look del negozio, coniato il nuovo slogan “buongiorno convenienza“ che accompagnerà tutta la nostra comunicazione nei prossimi anni. Molto è nell’attività interna al punto vendita, l’instore, e nell’accoglienza del negozio quindi ci sarà una modifica relativa al modo di comunicare, ai cartelloni, a tutto il materiale che viene a contatto con il consumatore.


Avete già applicato il format a un punto vendita pilota. Com’è andata?
Sì, si tratta del negozio di Città di Castello, l’abbiamo totalmente rinnovato secondo lo schema studiato, lo stiamo testando in questi giorni perché ha solo 15 giorni di vita, è molto giovane.
Ovviamente è ancora presto per parlare di risultati soprattutto perché il percorso dell’analisi commerciale del rifacimento degli assortimenti è un percorso che durerà ancora un paio d’anni.

Com’è andato il 2013 per l'azienda?
Siamo intorno alla parità a rete costante ma sicuramente questa è una media: ci sono dei negozi che soffrono e negozi che sviluppano e crescono. Diciamo che tutta la rete giovane,aperta negli ultimi 3 anni con concetti più moderni, è la rete che sviluppa e che cresce mentre i negozi veterani soffrono.

Quali sono gli obiettivi di Todis nel 2014 a livello di sviluppo rete?
Lo sviluppo rete procede di pari passo con la razionalizzazione della rete. Ci sono circa 12-15 negozi in cantiere quest’anno ma sono altrettanti quelli che stiamo ristrutturando adeguandoli al nuovo format e al suo visual design. È un grosso sforzo di natura finanziaria che l’azienda deve assolutamente fare. Tenga conto che in 20 anni di vita ci sono negozi che stanno per essere rinnovati per la seconda volta.