Zwipit è una start up che entra in Italia con un servizio di acquisto di cellulari e Tablet usati che, ricondizionati vengono riemessi sul mercato in paesi emergenti e poco avanzati. Il debutto della società nel Belpaese nasce sulla scia del successo ottenuto all’estero e dalla consapevolezza che l’innovazione tecnologica favorisce un continuo ricambio generazionale di device che una volta dismessi rimangono nelle case stipati in qualche cassetto per anni. Nicola Ferraris, Country Manager della società, ci spiega perché l’azienda crede fermamente nel successo della raccolta da privato realizzata, in particolare, tramite i supermercati e i megastore.



Quando siete sbarcati in Italia e che obiettivi di fatturato avete nei prossimi anni?
Siamo sbarcati in Italia nell'agosto 2014, Zwipit e il servizio di buyback e' una novità nel panorama italiano.
Gli obbiettivi di fatturato Zwipit Italia sono ambiziosi, a titolo di esempio, in Spagna fatturiamo oltre 10 milioni di euro, e in Spagna ci sono la metà degli smartphone che ci sono in Italia, e meno di metà delle SIM attive.



Qual è la maggiore difficoltà che incontrate cercando di stringere accordi con i retailer e perché?

Grazie al servizio Zwipit, in pratica il retailer dà al cliente la possibilità di pagare i suoi prodotti con un cellulare usato, perché il retailer ritira i cellulari usati del cliente e in cambio lascia buoni regalo da spendere all'interno del negozio. Dopo la campagna TV con cui abbiamo lanciato il servizio ci hanno chiamato molte aziende del retail interessati a collaborare con noi.
Più che delle vere difficoltà stiamo affrontando l'esigenza di rispettare le normali tempistiche per implementare un servizio su larga scala.

Qual è il vantaggio concreto che un retailer può ottenere con il vostro servizio?
Pagare un prodotto con uno o più cellulari usati è una vera e propria rivoluzione nel retail.
Questo fa si che il cliente preferisca andare da chi offre questo servizio rispetto a chi non lo offre. Inoltre vengono immessi nel circuito del retailer dei soldi (derivanti dai cellulari usati) che il cliente non può spendere altrove, per cui spinge il cliente a tornare. Infine Zwipit riconosce anche delle vere e proprie commissioni di vendita al retailer, a seconda dei risultati raggiunti. Per i punti retail con molto passaggio di persone parliamo di cifre interessanti. Questi i vantaggi economici diretti: ma al giorno d'oggi anche poter offrire un servizio green ed ecologico è un vantaggio concreto per il retailer, perché la concorrenza è agguerrita e bisogna dare ai clienti un motivo in più per venire da noi.

Quanto è complicato, per un distributore, gestire la raccolta degli apparecchi presso il punto vendita?
Il punto di forza del servizio Zwipit è proprio la facilità e semplicità del servizio: Zwipit fornisce il supporto tecnico e logistico per il servizio di buyback dal 2009 con software proprietari che sono stati ampiamente collaudati. L'intero processo di vendita e raccolta impiega meno di 4 minuti. Pensi che solo in Spagna abbiamo affiliato quasi 5mila punti vendita, e non sarebbe possibile raggiungere risultati simili se la raccolta degli apparecchi fosse difficile da gestire.

Vi sono dei competitor con i quali vi confrontate nel mercato italiano, che cosa vi distingue da loro?
Per il momento in Italia non esistono dei competitor diretti. Esistono diversi siti web che fanno acquisto diretto online di dispositivi usati, ma non esiste nessuno che come Zwipit fornisce ai retailers il supporto tecnico e logistico per offrire e realizzare il servizio di buyback. Noi siamo gli unici a dare al retailer degli strumenti reali per accettare come pagamento cellulari e tablet usati.

Come si caratterizza il vostro servizio di assistenza e logistico sul territorio italiano?
Abbiamo un servizio assistenza clienti che funziona tramite call center e un servizio assistenza specificamente dedicato alle imprese partner.
Per la logistica abbiamo una partnership con due couriers che operano a livello nazionale. Abbiamo integrato il nostro sistema di tracking con il loro per poter monitorare ogni passaggio del servizio e localizzare in ogni momento la merce in movimento.

Supportate in qualche modo la notorietà del vostro servizio nei confronti del consumatore?
Abbiamo fatto una campagna TV di lancio, e in queste settimane stiamo facendo una campagna on-line, ma Zwipit non cerca tanto la notorietà con il consumatore finale, quanto i risultati ed alla qualità del servizio e a farci conoscere a livello B2B. Per fare un esempio, ai retailers e alle aziende partner diamo anche la possibilità di offrire il servizio direttamente ai loro clienti, con Zwipit che opera come ghost partner, senza apparire direttamente.