Venti ispettori, facenti capo a Inps, Guardia di Finanza, Inail, Asl, Carabinieri, Polizia e addirittura Corpo Forestale dello Stato. I controlli effettuati lo scorso 26 giugno nel cantiere per la costruzione di un nuovo superstore Esselunga di 7000 mq nel capoluogo piemontese, in zona corso Vercelli, si configurano come un vero e proprio blitz. Tanto più che appare quanto meno sproporzionato se si considera che nel cantiere vi lavorano circa 30 persone. A quanto pare (la notizia è riportata stamane dal sito del Corriere della Sera) non sono state rilevate irregolarità significative. Quello che è certo è che da parte dei vertici di Esselunga, a cominciare dal patron Bernardo Caprotti, l'episodio è stato percepito come un nuovo caso di ostruzionismo imprenditoriale e di assurdità burocratica ai danni di grandi aziende che investono sul territorio e creano posti di lavoro.