Procter & Gamble ha chiuso il secondo trimestre fiscale con utili in calo, penalizzati dalla forza del dollaro.

 

Il colosso americano dei prodotti per la casa e l’igiene personale ha registrato un utile netto di 2,37 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 3,43 miliardi di un anno prima, segnando -2,8% nel pre-mercato di Wall Street.

 

I risultati per azione core si sono attestati a 1,06 dollari, 7 centesimi al di sotto del consenso, stimato a 1,13 dollari.

 

Peggio del previsto anche il fatturato, sceso del 4,4% a 20,16 miliardi (consenso 20,62 mld).

 

Al netto dell'andamento dei cambi, il giro d'affari ha messo a segno un +2%.

 

P&G ha preannunciato che i cambi ridurranno le vendite dell'anno fiscale 2015 del 5% e gli utili netti del 12%, ma ha confermato l'outlook sul periodo.