Nel dettaglio il Belpaese ha più che quadruplicato gli acquisti di olio proveniente dalla Spagna, passati dalle 46 mila tonnellate del primo quadrimestre dello scorso anno alle 200 mila attuali. Un incremento, spiega l’Ismea, giustificato da una produzione iberica in netto recupero rispetto ai livelli minimi registrati nella precedente campagna, ma anche da prezzi molto competitivi, mediamente inferiori del 30% a quelli del 2013.
Sul versante delle esportazioni, l’Italia ha messo a segno un progresso dell’8% (dato riferito ai quantitativi), maturato soprattutto nei segmenti di vertice della piramide qualitativa (+15% l’export di extravergine e vergine; +7% il relativo fatturato). Tra le diverse destinazioni, Ismea evidenzia performance positive in tutti i principali sbocchi, con incrementi nei volumi del 6% in Usa e a due cifre in Canada e Francia.