Il consumo di surgelati nel 2012 si è mantenuto, a livello globale, sostanzialmente stabile, con un calo dello 0,1%. I prodotti surgelati non rappresentano più una scelta emergenziale, ma si caratterizzano a tutti gli effetti quali attori quotidiani della giornata alimentare: questa la spiegazione del dato tutto sommato positivo, alla luce della difficile congiuntura economica.

Scorporando il dato globale si nota come nel corso del 2012, 98 famiglie italiane su 100 abbiano messo nel carrello almeno un prodotto surgelato, effettuando un acquisto ogni due settimane per una media annua di 14,6 kg.

L’incremento del consumo dei surgelati negli ultimi anni, riguarda soprattutto categorie, come i vegetali, apprezzati per il loro aspetto salutistico. Anche referenze innovative (prodotti pronti con ricette originali, vegetali trattati al vapore, dessert da tavola, ecc.) fanno registrare aumenti, il che è indice della crescente familiarità verso la categoria e un forte interesse a sperimentare nuovi gusti da parte dei consumatori.