Retailer e produttori di beni di consumo stanno investendo ingenti risorse con l’obiettivo di migliorare le strategie di vendita multi canali, ma solo il 16% afferma di soddisfare la domanda in modo redditizio.

Questo il risultato più sorprendente che emerge dal rapporto “La sfida della redditività in ambiente omnicanale”, realizzato da Pwc per Jda Software sulla base di oltre 400 interviste a Ceo di società distributrici e industrie del largo consumo in tutto il mondo.



Cosa erode i margini dei rivenditori? Soprattutto il costo elevato dell'evasione degli ordini. Ben il 67% degli intervistati ha affermato, infatti, di avere riscontrato un incremento delle spese logistiche, contestualmente a una maggiore focalizzazione sulla vendita omnichannel.



I principali processi indicati come impattanti vanno dalla gestione dei resi (71%) alla spedizione diretta al cliente (67%) o alla consegna al punto vendita per il ritiro da parte del consumatore (59%).



I manager interpellati sono consapevoli di dovere però continuare a investire in questa direzione. Alla richiesta di classificare le principali iniziative per migliorare l'attività operativa, la risposta più gettonata (57%) converge sullo stanziamento di capitale per la creazione di nuove esperienze per i clienti.



In modo analogo nel classificare gli elementi che favoriranno la crescita strategica per l'anno successivo, la risposta principale (53%) è stata la riduzione/modifica degli spazi occupati dai negozi fisici a favore di una maggiore concentrazione sull’e-commerce.



"Per ogni ordine online ricevuto, i retailer hanno a disposizione diverse opzioni per soddisfare la domanda. Possono ritirare il prodotto da un punto di vendita locale, inviarlo da un magazzino centrale, o farlo spedire direttamente dal fornitore.



“Il report dimostra che la maggior parte dei distributori non dispone tuttavia di informazioni specifiche per prendere questo tipo di decisioni in modo redditizio e che non si focalizza sufficientemente su questa lacuna funzionale", commenta Kevin Iaquinto, responsabile marketing Jda.

"La nostra indagine mette in evidenza il bisogno di soluzioni per l’evasione degli ordini e per la logistica, che possano rivelare i costi nascosti associati a ogni modalità di consegna. Inoltre, per essere vincenti nel mercato omnicanale, i retailer devono poter contare su strumenti di previsione della domanda iniziale, per avere la certezza che i prodotti siano disponibili in modo tale da supportare una vendita redditizia".



Lo studio conferma che i Ceo sono ben consci dell'importanza di adottare metodi di consegna profittevoli per sopravvivere nel mercato. Il 71% afferma che l'evasione ordini omnicanale è la priorità assoluta, o, comunque, una delle maggiori priorità. Dunque i dirigenti stanno pianificando di investire in media il 29% delle spese in conto capitale per il 2015 proprio nel miglioramento dei processi di evasione.



Tra gli ambiti più citati, come bisognosi di attenzione, vi sono i trasporti e la logistica, che l'88% ha definito imprescindibili. La seconda priorità futura è il miglioramento della disponibilità delle scorte per soddisfare la domanda (85% delle risposte).



“Stiamo di fronte a un’accresciuta consapevolezza da parte delle aziende - commenta Stefano Scandelli, vice president sales Sud Europa di Jda -. E’ evidente ormai che omnicale non significa solo processi di front-end on line o in negozio e incremento delle vendite.



“L’attenzione all’efficienza ha un valore strategico e, anche in Italia, stiamo constatando che il tema della redditività dei processi operativi in ambiente omnichannel sta guadagnando maggiore attenzione. Vediamo – come confermato anche dai risultati globali dell’analisi - che gli ambiti più tradizionali della supply chain, quali gestione degli stock, ottimizzazione dei trasporti e dei magazzini, sono spesso oggetto di revisione, una revisione che è guidata da un approccio olistico alle strategie di omnicanalità”.