Le condizioni commerciali per gli shopping center continuano a migliorare: a sottolinearlo è l'ultimo “Pan european shopping centre executive opinion survey” di Icsc. L'indice di sintesi delle condizioni di business attuali e future, misurato su un campione di manager del settore, è salito, in marzo 2014, in modo evidente sia su febbraio, sia sul corrispondente periodo del 2013. Tuttavia, mentre le vendite e la frequenza di visita mostrano una variazione decisamente positiva, i canoni di locazione e rilocazione scendono in modo drammatico. Ma è proprio dai validi segnali di fatturato, che dovrebbe discendere anche il rilancio dei guadagni immobiliari.

A livello mondiale Jll, nell’anticipazione del rapporto trimestrale “Global Capital Flows”, osserva “che i volumi globali di transazioni dirette in immobili commerciali sono aumentati del 23% nel primo trimestre del 2014 e che gli investimenti diretti hanno raggiunto i 130 miliardi di dollari. Nelle Americhe i volumi hanno addirittura registrato un aumento del 63% e in Europa del 14%, mentre in Asia-Pacifico sono scesi del 17% su base annua”. Insomma i grandi operatori ricominciano a guardare con interesse verso i Paesi industrializzati, anche se il lontano Oriente rimane comunque nevralgica.

Nel Vecchio Continente si distinguono, per il loro particolare dinamismo, Irlanda, Olanda, Spagna e Portogallo. “Nonostante nel Regno Unito e in Francia – afferma sempre Jll - si sia registrata una crescita di modesta entità, l'attività in Germania ha mostrato un incremento del 50% rispetto allo scorso anno”.

I riflessi del ritrovato vigore degli shopping center si notano anche in Italia, dove si è sono conclusi in aprile tre importanti progetti.

Giovedì 3 aprile taglio del nastro per Il Cuore Adriatico, il centro commerciale realizzato a Civitanova Marche e destinato a intercettare i consumi di un bacino di circa 350.000 abitanti. Attrezzato con un ipermercato a insegna Iper e una galleria da 70 negozi, di cui 6 medie superfici, il complesso si estende su due livelli commerciali, per una superficie affittabile di circa 27.000 mq.

Il giorno 10 ha aperto i battenti Shopinn Brugnato Cinque Terre, il primo shopping village dove si incontrano fashion, arte, food & beauty. Situato in Val di Vara, tra Portofino e la Versilia, il nuovo polo commerciale occupa una superficie di 23.000 mq e ospita 70 boutique.

A Marghera, il giorno 16, Corìo Italia ha varato la propria «Nave de vero». Situato lungo la statale Romea, il centro ha una superficie di vendita di 55.000 mq, sue due piani.

Due le locomotive: un iper Coop & Coop di 3.500 mq e un Media World di 4.000 metri quadrati. Significativamente il non alimentare ha, in questo shopping center, un ruolo determinante, anche grazie alla presenza di ben 6 marchi della scuderia Inditex: Zara, Zara Home, Oysho, Pull & Bear, Stradivarius, Bershka. Altre medie superfici di rilievo sono Conbipel, Piazza Italia, OVS. Con ben tre insegne è rappresentato gruppo Calzedonia: Intimissimi, Tezenis e Calzedonia stesso. In tutto gli operatori commerciali sono 120, fra i quali 15 protagonisti della ristorazione.

Un accento molto forte è stato messo sugli aspetti ambientali: basti dire che si tratta del primo centro commerciale italiano coperto dalla certificazione BREEAM (BRE Environmental Assessment Method).

“Nave de vero”, architettura avveniristica, su due piani, in vetro (“vero” in veneziano) e metallo, con molta luce naturale, ha registrato, in queste lunghissime vacanze primaverili, affluenze record, che hanno messo praticamente in tilt la viabilità locale: merito sicuramente dell’effetto novità, ma anche dell’innovatività del centro.

Tra i progetti futuri è veramente faraonico “Westfield Milano”, frutto della joint venture siglata nel 2011 tra la multinazionale americana Westfield e Gruppo Percassi attraverso Stilo Immobiliare. Collocato vicino all’aeroporto di Linate il centro aprirà i battenti nel 2017 su una superficie totale di 600.000 mq e una gla di 230.000, con un bacino di utenza, nell’iscocrona dei 60 minuti, di ben 5,4 milioni di persone. Le insegne attese sono 300, fra le quali 50 esercizi di ristorazione e 14 multisala.

Sarà dunque il centro commerciale più grande del nostro Paese, superiore anche a Porta di Roma, oggi al vertice, secondo una curiosa classifica di TamTam Travel , con 150.000 mq, 220 negozi, un’area occupata di 765.000 metri quadrati.

Guinness dei primati a parte, i numeri e i casi citati confermano sicuramente che è in atto una ripresa delle cattedrali del commercio. Le basi e le logiche di questo nuovo ciclo saranno sicuramente diverse, a partire da una forte integrazione con le nuove tecnologie, e dalla robusta enfasi data ai servizi (potenziamento della food court e dell’intrattenimento), ma le premesse ci sono. Decisivo in tutto questo sarà ovviamente il consolidamento dei segnali di ripresa, per il momento ancora timidissimi e contradditori. Ma i grandi operatori si preparano…al meglio.

 

 

Modificato il 30/04/2014