Non si vedono ancora quei segnali di ripresa, che si sperava di avvertire nel breve periodo, e in quasi tutti i comparti si osserva un segno a volte pesantemente negativo, nonostante la fortissima intensità promozionale e il contributo dato dalle marche private che hanno confermato, secondo Nielsen, la propria quota del 18,4% del totale grocery nel semestre gennaio-giugno.

Nell’anno terminante ad agosto 2014 il "cura casa” (detergenti e prodotti per la manutenzione), esclusi i disposable e gli accessori, segna -3,4% a valore.

Questi i dati sostanziali che emergono dal 16° “Osservatorio del mercato dei detergenti e dei prodotti per la casa” condotto da Federchimica Assocasa in collaborazione con Nielsen.

In anno mobile il fatturato scende a 9,5 miliardi di euro. Del resto è un andamento sintonizzato con la negatività del non food che, a leggere l’ultimo rapporto di GS1 Italy | Indicod-Ecr, ha perso il 4% a valori correnti nel 2013.

L’impegno del settore della detergenza nella tutela del potere d’acquisto si traduce, ancora una volta, in un’azione promozionale ben al di sopra della media del grocery (31,3%) e in crescita rispetto all’anno precedente, sfiorando, sempre ad agosto, il 42,4%. Un dato record, sensibilmente più alto di quello del drug in genere (35,1%) e dell’alimentare, attestato “soltanto” sul 31,3% per cento.

“Il prolungarsi di questo periodo non facile, non permette al nostro settore di rendere efficaci tutti gli strumenti a disposizione per far fronte alle esigenze di risparmio delle famiglie italiane - commenta Luciano Pizzato, Presidente di Assocasa -. Naturalmente faremo di tutto perché il nostro impegno in termini di innovazione dei prodotti e sostenibilità ambientale, sociale ed economica possa molto presto tradursi in una ripresa generale del mercato”.

Dal punto di vista distributivo si conferma il buon andamento del canale degli specialisti drug, che si attestano sul +4%; i discount segnano il +2,4%, mentre calano iper e super, che perdono rispettivamente il 4,8 e il 4,2 a valori correnti, pur continuando a monopolizzare le vendite, con una quota, in valore, del 61,8 per cento.

“E’ evidente a tutti - puntualizza Giuseppe Minoia, presidente onorario di GfK Eurisko, che ha curato l’analisi dei trend - che le difficoltà contingenti hanno avuto un ruolo fondamentale nel cambiamento di comportamenti da parte dei consumatori italiani. Le abitudini di acquisto stanno gradualmente cambiando grazie alle nuove tecnologie, che non possono più essere ignorate e che, al contrario, vanno prese in seria considerazione per ridare slancio al mercato”.

Nei singoli segmenti spiccano, con segno positivo, solo i detergenti wc (+2,6%), le candeggine (+2,1%), i decalcificanti per lavatrici (+1,6%) e i deo-emanatori (+2,4%).

 

Il maxi aggregato dei detergenti (59,6% del totale vendite) registra un -4%, dove i liquidi per lavatrice si piazzano sopra la media, con un -2,7%. Decisamente sensibile, invece, il calo delle polveri (-13,3%) e dei prodotti per capi fini (-9,3%).

I prodotti per la manutenzione (deodoranti per ambienti, pulitori per vetri, mobili, metalli) registrano un -3,9%. I cura lavastoviglie segnano, dal canto loro, un -1,5% e i disgorganti e prodotti per fosse biologiche un -4,5%. In negativo anche i coloranti per tessuti -4,9%.

Il    mercato dei disinfestanti registra un lieve miglioramento rispetto a febbraio 2014 con -4,6%, con insettorepellenti e dopo puntura in forte caduta anche a causa dell’estate molto fredda (-8,7%). In miglioramento rispetto a febbraio 2014 (-11%) sono comunque gli insetticidi per elettroemanatori, che segnano ora un -2,2%.