Cala il Pil, aumenta la disoccupazione, diminuisce l’accesso al credito, ma la distribuzione automatica italiana segna anche nel 2013 un andamento positivo. Sembra un paradosso, ma è invece la dimostrazione di come il canale sia in grado di offrire risposte concrete al mercato e ai consumatori anche in questi anni di recessione profonda.

Insomma sono soddisfatti in Confida, la maggiore associazione di categoria, che ha chiuso da poco l’edizione 2014 della propria rassegna biennale, Venditalia, svoltasi a Fieramilanocity dal 7 al 10 maggio: 27.000 mq circa di area espositiva, 250 espositori di cui il 20% esteri e un sostanziale aumento dei visitatori provenienti da oltre 90 Paesi, tra i quali spiccano gli operatori provenienti dall'Europa dell’Est e dall'America Latina.

Soddisfazione, ma non poche preoccupazioni e qualche amarezza, come spiega il presidente, Lucio Pinetti: “Il settore della distribuzione automatica è solido e in continua crescita, tra i pochi ancora in grado di mantenere occupazione e contribuire, in anni di recessione, al sostegno del Paese. Tutto questo, purtroppo, solo grazie agli investimenti messi in campo dalle singole aziende, che invece di essere supportate come meriterebbero, sono bersaglio di continue norme penalizzanti e soggette a un’incomprensibile stretta creditizia. La mancanza di interventi governativi che liberino risorse finanziarie e la miopia del sistema bancario rischiano di creare un grave pregiudizio a un settore che è un’eccellenza del Made in Italy, tanto apprezzata all’estero quanto trascurata in Italia”.

Le cifre in gioco sono importanti. Oltre 2,6 miliardi di euro di fatturato e una crescita intorno all’1% rispetto all’anno precedente per un business che dà lavoro a più di 30.000 addetti, suddivisi tra chi produce le macchine, i sistemi di pagamento, i prodotti e gli accessori e le imprese che installano e gestiscono le apparecchiature presso l’utenza. Sono proprio queste ultime che nel 2013, secondo le statistiche di Confida, hanno fatto da traino per l’intero comparto e che, nonostante l’inevitabile calo delle consumazioni (-1,14%) sono state in grado di recuperare fatturato (+1,09). Difficile invece la situazione per la componente schiettamente industriale (produttori di macchine) che, anche nel 2013, ha manifestato segnali di sofferenza (-6% del fatturato e addetti in calo).

Sotto il profilo dei consumi, il caffè rimane il prodotto più venduto attraverso il vending, e, insieme alle altre bevande calde, vede crescere i propri consumi (+2,19%). Nel comparto degli snack, sostanzialmente stabili nel complesso, si registra invece uno spostamento della domanda dal prodotto dolce a quello salato.

Solo la scommessa sulla qualità di prodotti e servizi e il suo riconoscimento da parte del consumatore hanno permesso di compensare il calo delle erogazioni effettuate attraverso i distributori automatici con un miglior posizionamento di prezzo, mediamente attestato in un +2,26%.

E se la stretta creditizia e la recessione mordono, gli imprenditori non si lasciano scoraggiare, guardano al futuro e investono con coraggio. Venditalia, dal canto suo, annuncia una “Special Edition” per il 2015. L'occasione è naturalmente Expo 2015, con i suoi temi portanti. Non a caso questa “Edizione straordinaria” si terrà in contemporanea e con la collaborazione di Tuttofood, che aprirà i battenti dal 3 al 6 maggio 2015, proprio nella settimana di inaugurazione dell'esposizione universale.

"Oltre alle finalità commerciali, ovviamente proprie di una manifestazione fieristica, ampio spazio sarà destinato alla presentazione di progetti correnti con i temi di Expo, dove per esempio potranno essere evidenziate caratteristiche positive del comparto per importanti tematiche come l'accesso a un cibo sicuro, l'informazione e l'educazione alimentare e il risparmio energetico, solo per portare alcuni esempi", conclude Pinetti.